La nuova legge lombarda mira a prevenire l'emergenza canili attraverso un patentino obbligatorio per chi desidera adottare cani considerati impegnativi.

Dietro le sbarre dei canili sanitari, come quello di via Privata Aquila a Milano, si nascondono storie toccanti di cani che, sfortunatamente, non vedranno mai la libertà. Questi animali, spesso etichettati come aggressivi dopo un morso o un comportamento problematico, trascorrono la loro vita in gabbie rinforzate, privati della possibilità di un futuro migliore. La situazione è diventata insostenibile e la Regione Lombardia ha deciso di intervenire con una proposta di legge che prevede un patentino obbligatorio per adottare o acquistare cani di razze considerate difficili. Ma ti sei mai chiesto cosa significhi davvero questa iniziativa?
Un problema reale: i numeri parlano chiaro
I dati di crescita raccontano una storia diversa: nel canile di via Aquila, che serve cinque Comuni, il 90% degli animali presenti sono cani difficili da ricollocare. Nei primi sette mesi del 2024, sono stati registrati ben 311 ingressi, la maggior parte di cani provenienti da cucciolate non pianificate o da acquisti impulsivi. Questa emergenza silenziosa si riflette in tutti i canili sanitari della Lombardia, dove le strutture sono al collasso, gli ingressi in aumento e i tentativi di rieducazione limitati. È evidente che c’è bisogno di un cambiamento radicale. Chiunque abbia lanciato un prodotto sa che i numeri non mentono e, in questo caso, parlano chiaro: è tempo di agire.
Un approccio formativo: il patentino per adottanti
La proposta di legge, sostenuta anche da ANCI Lombardia e dalle ATS, prevede un percorso formativo che include sia teoria che pratica, culminando in un esame finale supervisionato da educatori e veterinari comportamentalisti. Ma la vera domanda è: questo patentino sarà sufficiente a responsabilizzare i futuri proprietari? Ho visto troppe startup fallire per non sapere che l’implementazione di una legge necessita di un monitoraggio costante e di un cambio culturale profondo. Non basta un esame per garantire che gli adottanti siano pronti a gestire le esigenze di un cane con problemi comportamentali. Dobbiamo riflettere su come possiamo assicurarci che chi decide di adottare sia davvero pronto a farlo.
Lezioni pratiche da un’emergenza sociale
La lezione principale è che la responsabilizzazione deve avvenire prima dell’adozione. È fondamentale educare il pubblico sui requisiti e le responsabilità che comporta avere un cane, specialmente se si tratta di razze o incroci considerati più impegnativi. Ciò richiede un impegno collettivo da parte delle istituzioni, delle associazioni animaliste e della comunità. Solo attraverso una campagna di sensibilizzazione efficace è possibile ridurre il numero di animali che finiscono nei canili. La chiave è la prevenzione, non la reazione. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi di fronte a un problema così grave.
Takeaway azionabili per un futuro migliore
In conclusione, la proposta di legge sul patentino per l’adozione di cani in Lombardia rappresenta un passo significativo verso la gestione responsabile degli animali. Tuttavia, è fondamentale che vengano messe in atto strategie di educazione e sensibilizzazione per accompagnare questa iniziativa. Le istituzioni devono lavorare a stretto contatto con le associazioni per garantire che ogni adopter sia adeguatamente preparato. Solo così potremo sperare di ridurre il numero di cani in canile e costruire un futuro migliore per questi animali. Non dimentichiamo: ogni piccolo passo conta e la responsabilità è nelle nostre mani.