Un corteo di mille persone per ricordare Ramy e combattere il razzismo in Italia.
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Un corteo per Ramy Elgaml
Sabato 11 gennaio, circa mille persone hanno sfilato per le strade del centro di Milano, partendo da piazza San Babila e giungendo fino alla Stazione Centrale. La manifestazione è stata organizzata per ricordare Ramy Elgaml, un giovane di 20 anni tragicamente scomparso il 24 novembre scorso a causa di un inseguimento con i carabinieri. La presenza di così tante persone ha dimostrato quanto sia forte il desiderio di giustizia e verità, non solo per Ramy, ma per tutte le vittime di violenza razziale in Italia.
Un messaggio di unità e resistenza
Il corteo è stato aperto da uno striscione giallo che recitava “Verità e giustizia per Ramy e Fares”, scritto sia in italiano che in arabo. Durante la manifestazione, i partecipanti hanno intonato cori che sottolineavano l’importanza di ricordare non solo Ramy e Fares, ma anche tutte le altre vittime di omicidi razziali. “Siamo qui non solo per Ramy e Fares, ma anche per tutte le altre vittime razziali di Italia”, hanno dichiarato i manifestanti, unendo le loro voci in un coro di protesta e solidarietà.
Arte e protesta: graffiti per la memoria
Durante il corteo, i manifestanti hanno anche realizzato graffiti sui muri dei palazzi, esprimendo il loro dolore e la loro rabbia attraverso l’arte. Frasi come “Ramy Vive” e “Non è sicurezza è profilazione razziale” sono state scritte in Viale Tunisia, trasformando le strade di Milano in un palcoscenico di protesta. Questi messaggi non solo commemorano Ramy, ma pongono anche l’accento su un problema più ampio: la necessità di giustizia sociale e di una lotta contro il razzismo sistemico. “Vogliamo giustizia sociale perché l’alternativa è soccombere a questo sistema e non lo permetteremo mai”, ha affermato una giovane manifestante, sottolineando l’urgenza di affrontare queste tematiche.