Indagini della polizia portano all'arresto di tre albanesi coinvolti in furti
Argomenti trattati
Un sistema collaudato di furti
La banda di ladri d’appartamento operava con un metodo ben definito, che ha reso difficile la loro individuazione. Gli investigatori hanno scoperto che i membri del gruppo, tutti cittadini albanesi, si muovevano in un’auto di grossa cilindrata, rubata e dotata di targhe clonate. Questo stratagemma serviva a confondere le forze dell’ordine e a rendere più complicato il loro rintracciamento. In sole due settimane, tra novembre 2024, sono stati accertati dodici furti in appartamenti nelle province di Milano e Monza Brianza.
Le indagini della polizia
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Milano, che ha utilizzato tecniche di osservazione e intercettazione per monitorare le attività della banda. Grazie a queste operazioni, gli agenti sono riusciti a ricostruire il modus operandi dei ladri. Ogni membro del gruppo aveva un ruolo specifico: c’era chi si occupava di individuare le abitazioni da colpire, chi si occupava di scassinare le porte e chi, infine, si occupava di trasportare la refurtiva. Questo approccio organizzato ha permesso loro di agire rapidamente e con efficienza, ma alla fine non è bastato a sfuggire alla giustizia.
Arresti e recupero della refurtiva
Due dei tre ladri sono stati arrestati in provincia di Monza Brianza e condotti in carcere, mentre il terzo è attualmente ricercato. Il Gip presso il Tribunale di Monza – Brianza ha convalidato il provvedimento di fermo. Durante l’operazione, la polizia ha recuperato l’auto rubata, gli attrezzi utilizzati per i furti e una somma di denaro in contante, oltre a preziosi ritenuti provento dell’attività criminale. Questo intervento ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato, dimostrando l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni delinquenziali che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.