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Hubrains è il progetto di Giustiniano, tutto focalizzato su supportare, fornire buone notizie e sparare idee innovative. Il suo obiettivo? Rivoluzionare il mondo, autenticamente

La web radio che trasmette esclusivamente positive news, poiché “le notizie negative ci fanno dimenticare l’amore”. Nessuna sofferenza supera quella della perdita di un figlio, per la quale non esiste una parola che possa inquadrare il genitore che lo affronta. Giustiniano La Vecchia è un padre che ha vissuto questa esperienza e ha convertito il suo dolore in un impegno: soccorrere le future generazioni a trovare la “loro posizione nel mondo”. E’ così che nasce l’associazione Hubrains, in partnership con la Fondazione Cariplo. Originariamente concepita come comunità virtuale durante la pandemia, si è sviluppata in un progetto organizzato con l’intenzione di concedere nuove chances ai giovani, stabilendo un legame fra giovani, imprese e professionisti, e promuovendo cooperazioni e interscambi. “I ragazzi e le ragazze di questa era mi hanno istruito sulla grande bellezza. Tuttavia, hanno un problema significativo: non hanno chi li ascolta perché comunicano in un idioma diverso. Noi, i più grandi, non stiamo presentando la realtà, non stiamo dichiarando che il mondo si è modificato, e nel contempo non riponiamo più fiducia in loro. Ma saranno loro a preservare il mondo, mentre a noi spetta solo un ruolo: mostrare che è possibile farlo”, chiarisce il fondatore. Promuovere i giovani nel loro tragitto di sviluppo, sostenendoli nel rinvenire i loro doni, nell’acquisire abilità e nel creare nuove opportunities. In che modo? Oltre alla web radio, che partirà a fine mese e sarà gestita da un team di giovani, il progetto punta a generare spazi di incontro virtuali e fisici. Tra questi non ci sono solo biblioteche o spazi di coworking, ma incontri informali tra giovani e lavoro direttamente nelle aziende, come avviene ad Alpignano, in provincia di Torino, dove è sorto il primo Creative Hub presso La Mect Srl.

A Pieve Emanuele, nel territorio milanese, è stato inaugurato il primo dei tanti caffè artistici con l’obiettivo di facilitare l’integrazione lavorativa. Questo esperimento è stato avviato all’interno delle attività offerte dal Bar Come te, una cooperativa sociale dedita alla creazione di opportunità lavorative per individui vulnerabili, con un focus particolare su coloro affetti da disabilità mentali, i quali spesso vivono in condizioni di emarginazione e isolamento sociali. Un principio fondamentale che emerge: il coraggio di commettere errori. “Inspirare significa ascoltare gli individui senza pregiudizio, avere fede nel loro potenziale. Il talento non è altro che l’intreccio di creatività, conoscenza e passione. Ogni giovane ha il suo talento, che non può e non deve essere giudicato in anticipo. Dobbiamo permettere loro di sbagliare, di non riuscire, perché queste sono le situazioni nelle quali si impara davvero. Non desidero che i giovani siano privati dell’opportunità di dimostrare il loro valore”, conclude La Vecchia.

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