Nell’industria musicale, Baby Gang sta raggiungendo livelli spettacolari, con un culmine di 6,5 milioni di ascoltatori mensili sulle piattaforme di streaming, milioni di seguaci sui social media e canzoni che hanno accumulato due miliardi di stream su Spotify. Con il brano ‘Mentalité’ ha conquistato il pubblico francese e si appresta a un tour europeo che includerà una tappa al Bataclan. Allo stesso tempo, però, si evolve anche la sua tumultuosa situazione giuridica. La Procura di Milano ha richiesto una pena di tre anni di carcere per il trapper di 23 anni, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, in relazione agli scontri avvenuti il 10 aprile 2021, in zona San Siro a Milano. L’incidente avvenne durante la realizzazione di un video musicale dal collega trapper Neima Ezza, il cui nome all’anagrafe è Amine Ez Zaaraoui, con circa 300 giovani presenti, tra cui Baby Gang e Neima Ezza, alcuni evenute minorenni. La folla ha lanciato oggetti contro le forze dell’ordine. Le accuse, emerse da un’indagine della Polizia e coordinata dal procuratore Leonardo Lesti, includono partecipazione a una manifestazione non autorizzata e resistenza a un ufficiale di polizia. Durante il processo, Neima Ezza ha chiesto la sospensione probatoria, mentre Baby Gang, rappresentato dall’avvocato Niccolò Vecchioni, ha optato per un processo rito abbreviato. Anche un altro giovane è imputato nel caso. La decisione del giudice è prevista per ottobre. Negli ultimi tempi, Baby Gang è stato assolto in appello per un caso di rapina e ha visto la sua condanna per un episodio di sparatoria nel 2022 ridotta da 5 anni e 2 mesi a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni.
Dopo l’ultima sentenza è stata annullata la misura dei domiciliari, tornando così in libertà. Rimane in attesa del verdetto della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, relativo alla richiesta di tre anni di vigilanza speciale con obbligo di residenza.