Un ragazzo di 16 anni, cittadino ucraino, è stato arrestato a Milano per aver picchiato stranieri.
All’urlo di “i fascisti sono tornati”, ha mostrato il tatuaggio di una svastica sul petto.
Una ragazzo di 16 anni, cittadino ucraino, è stato arrestato a Milano con l’accusa di aver picchiato cinque uomini tra fine febbraio e inizio marzo, tra le fermate Cimiano e Crescenzago, sulla metro verde, la M2.
Li ha picchiati perché stranieri. Secondo quanto ricostruito dalla Digos, avrebbe scelto le vittime “in ragione della provenienza geografica“. Ha massacrato di botte queste persone dopo aver mostrato loro una svastica che ha tatuata sul petto.
Ha colpito in diverse occasioni, sempre con le stesse modalità. All’urlo “i fascisti sono tornati” ha esibito il suo tatuaggio e li ha picchiati. Due vittime dello Sri Lanka sono state massacrate, un uomo è stato rincorso, picchiato e colpito con un calcio all’occhio destro.
Le aggressioni sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza delle stazioni, che lo hanno immortalato con pantaloni mimetici, anfibi e un bomber. In casa i poliziotti hanno trovato dei martelletti frangiato, che avrebbe usato per rubare alcune auto, dei coltellini e un machete con la scritta “white power” e croce celtica.