Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio, una follia potenzialmente mortale ha colpito viale Toscana a Milano.
Tre uomini hanno sistemato un cavo d’acciaio, legandolo pericolosamente alla segnaletica stradale e alla pensilina dell’autobus 91. L’allarme è stato lanciato da un residente che, assistendo alla scena, ha immediatamente chiamato i Carabinieri. L’incidente, che avrebbe potuto causare gravi danni a automobilisti, ciclisti e motociclisti, ha portato all’arresto di un 24enne con l’accusa di tentato omicidio.
Alle 2.35 di quella notte, un testimone ha notato i tre giovani colpevoli di questa pericolosa messinscena.
Hanno fissato il cavo d’acciaio, alto un metro e quaranta, sulle corsie in direzione corso Lodi, legandolo con moschettoni al palo di un segnale stradale e alla pensilina di una fermata Atm. Fortunatamente, un residente, ospite di amici nelle vicinanze, ha sentito rumori sospetti e ha prontamente avvisato i Carabinieri di Milano. Tre pattuglie del nucleo radiomobile sono intervenute, tagliando il cavo e salvando così la vita di possibili vittime di passaggio.
Il 24enne responsabile è stato individuato in viale Sabotino mentre tentava di tornare a casa. Inizialmente non cooperativo, ha confessato di aver agito per noia e divertimento, definendo l’azione come un “gioco”. Nonostante le sue giustificazioni, il pm di turno, Enrico Pavone, ha considerato la pericolosità dell’atto e ha emesso l’ordine di arresto in carcere.
Questa irresponsabile azione avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, se non fosse stato per l’allarme tempestivo del cittadino e l’azione rapida dei Carabinieri.
La pericolosità di queste azioni dimostra la necessità di sensibilizzare sulle conseguenze gravi e potenzialmente letali di comportamenti apparentemente insignificanti. Mentre il 24enne è dietro le sbarre, le autorità sono sulle tracce degli altri due complici, ancora in fuga. La città spera che questa vicenda possa servire da monito contro comportamenti imprudenti che mettono in pericolo la vita dei cittadini.