Categorie: Cronaca
|
20 Aprile 2022 16:04

Donne ucraine di Milano: la campagna di comunicazione che sfata i cliché

Condividi

Manifesti in giro per Milano e spazio sui social: la campagna del Comune per sdoganare gli stereotipi sulle donne ucraine

Dalla consulente finanziaria all’insegnante di danza.

Dalla pittrice alla responsabile di un locale nel quartiere di Isola. Le protagoniste della campagna di comunicazione del Comune di Milano #donneucrainedimilano sono Olga, Olena, Susanna e Anna, le quali sfateranno tutti gli stereotipi sulle donne provenienti dall’Ucraina.

Donne ucraine di Milano: le storie delle protagoniste

Sui totem in giro per il centro e in tutta la città, su 550 schermi digitali, sui banner nel sito del Comune e delle sue società partecipate, sui social di Palazzo Marino: i manifesti sono ovunque, anche online.

Qui, vengono raccontate tramite i video le storie delle quattro protagoniste.

Donne ucraine di Milano: l’importanza dell’associazione Ucraina più

La campagna è nata a seguito dell’incontro tra il sindaco Beppe Sala e le rappresentanti dell’associazione Ucraina più. Iryna Luts, la presidente, ha chiarito: L’associazione è nata negli scorsi anni per valorizzare la nostra comunità e contro gli stereotipi, come quelli che vogliono le ucraine solo badanti o belle ragazze venute a rubare i mariti”.

Donne ucraine di Milano: l’amore per il loro Paese

Le donne selezionate hanno età differenti e provengono da diversi luoghi dell’Ucraina: ognuna ha una propria storia e lavora in ambiti differenti. Luts, però, ci tiene a sottolineare che ad unirle è l’amore per il loro Paese. Attualmente, l’associazione è diventata un “vero centro sociale” e, oltre ad occuparsi di eventi culturali, organizza l’accoglienza di chi arriva, reperisce alloggi, istituisce corsi di italiano, aiuta i nuovi arrivati a trovare un lavoro e raccoglie aiuti umanitari sia per chi è arrivato in Italia che per chi è rimasto in Ucraina.

Infine, raccoglie fondi per acquistare dispositivi di protezione per chi deve combattere la guerra.

LEGGI ANCHE: Primark, il nuovo store assumerà 30 donne vittime di violenza: il progetto sociale