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Grazie alla diminuzione delle restrizioni anti-Covid, a Milano, tornano i turisti.
Martina Riva, assessore al Turismo, chiarisce: “L’idea è di crescere ad aprile e maggio per avere poi la città piena a giugno, quando si svolgeranno in contemporanea il Salone del mobile e il Milano Monza Motor show”. Nei primi tre mesi dell’anno si contano 1,5 milioni di turisti.
Da domenica 10 aprile, la città verrà presentata alla Bit -Borsa internazionale del turismo- attraverso i suoi quartieri: “Porta Venezia per un turismo il più possibile inclusivo, Nolo e Isola per la creatività, Porta Romana per il food”.
L’obiettivo? Le Olimpiadi invernali del 2026. Nel frattempo, si mira a determinati progetti: venerdì 8 ottobre al teatro Elfo Puccini si aprono gli Stati generali europei del turismo Lgbtq+, i quali anticipano la Convention mondiale di ottobre.
Finalmente, tornano a riempirsi gli autobus rossi di City sightseeing. Marcello Astori, product manager di Zani Viaggi, afferma: “Lo scorso anno avevamo difficoltà a far partire i mezzi, ora i passeggeri ci sono“.
Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, riflette: “Pasqua per Milano non è un periodo di grande attività. Le stanze prenotate in questo periodo sono pari al 25%“.
Leonardo Groppelli, gestore degli Hotel Mozart, Visconti e Uptown, dichiara che, nel 2019, il rapporto tra ospiti italiani e stranieri era di 30 a 70, mentre attualmente è di 60 a 40. Ora, oltre a cinesi e giapponesi, mancano i russi: accolti soprattutto svizzeri e francesi.
Anche in Galleria si sente l’assenza dei turisti extraeuropei. Pier Galli, gestore del ristorante Galleria e consigliere di Salotto di Milano, evidenzia che gli arabi, a causa del Ramadan, sono diminuiti, mentre gli americani sono veramente pochissimi. Secondo Carlo Squeri, segretario di Epam, nella ristorazione “il quadro è eterogeneo: chi punta sulla cena ha ripreso a lavorare bene, chi si dedica al pranzo paga il calo dei pendolari“.
L’intenzione è quella di tornare nel 2023 ai numeri del 2019.
Massimo Grignani, presidente di Terranostra Lombardia, l’associazione di Coldiretti per l’agriturismo e l’ambiente, spiega: “Per la giornata di Pasqua siamo già praticamente tutti sold out e sono convinto che verrà raggiunto lo stesso risultato per il lunedì dell’Angelo”.
Molti agriturismi sono costretti a respingere le prenotazioni, pertanto, decidono di indirizzarle verso altri colleghi, al fine di ripartire tutti insieme.
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