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Il Comune di Milano è alla ricerca dell’idea perfetta per aiutare le famiglie che stanno vivendo un periodo molto complicato ed impegnativo a causa delle ripetute chiusure delle classi dovute ad Omicron.
La vicesindaca, nonché assessora all’Educazione, Anna Scavuzzo afferma: “È un tema all’attenzione dell’Amministrazione su cui stiamo riflettendo, perché ci rendiamo benissimo conto di quanto questo sia un periodo di grande affaticamento per chi ha figli che frequentano le scuole, dovuto sia alla chiusura dei servizi che alla sospensione delle attività”.
Il picco dei contagi tra i bambini ha determinato quarantene quasi interminabili, pertanto, i più piccoli sono stati costretti a rimanere a casa.
Palazzo Marino e Milano Ristorazione stanno analizzando l’intervento più adatto su questo tema. Nei prossimi giorni si esaminerà la tipologia di rimborso più idonea.
Secondo gli ultimi dati, sono in quarantena circa 430 sezioni solo nelle scuole comunali su 1.138 totali fra nidi, materne e sezioni primavera. Il 38% delle classi ha i bambini a casa. Scavuzzo annuncia: “Sono ancora tantissimi, ora non possiamo ma appena saremo in grado di ripristinare il servizio lo faremo”.
A partire dal 31 gennaio, secondo le nuove indicazioni di Ats, le educatrici che lavorano negli asili che hanno avuto un bambino positivo in classe potranno rientrare a scuola dopo cinque giorni di auto sorveglianza. Pertanto, si potrà riaprire la classe chiusa per Covid con gli alunni che non sono risultati un contatto stretto.
L’assessora Scavuzzo conclude: “Ciò che stiamo facendo tiene conto di tutto quello che stiamo ascoltando e che ci arriva dalle famiglie: permettere a mamme e papà di poter lavorare è un tema cruciale, ma non bisogna dimenticare il vero obiettivo per noi centrale: continuare a garantire una proposta educativa ai nostri bambini”.
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