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Da domenica 23 gennaio, i carabinieri dei Nas sono impegnati a smascherare le truffe attuate da alcune persone per ottenere il green pass.
Approfondendo la questione, si è scoperto che non sempre l’identità delle persone è verificata con tessera sanitaria e carta d’identità; pertanto, alcuni imbroglioni si sono adoperati per assicurarsi il rilascio del certificato verde senza sottoporsi, de facto, al tampone anti Covid.
Salvatore Pignatelli, comandante del gruppo tutela della salute dei carabinieri di Milano, ha dichiarato a Radio Rai: “Abbiamo constatato che a volte per questioni di rapidità non veniva riscontrata l’identità della persona, e questo si prestava ad abusi: c’era chi si presentava con la tessera sanitaria di altri“.
E ha aggiunto: “Tra gli abusi possibili quello di sottoporre a tampone persone positive con più tessere sanitarie in diverse farmacie, per far emettere Green pass a nome di soggetti non immunizzati“.
Undici squadre dei Nas hanno deciso di intervenire per verificare e controllare l’identità delle persone che si sottopongono al test.
Regione Lombardia ha annunciato che da lunedì 24 gennaio sono attivi più punti tamponi dedicati esclusivamente a studenti e operatori scolastici.
Guido Grignaffini, che dirige la Task Foce tamponi regionali, ha evidenziato: “Regione in collaborazione con le Ats si è attivata per creare dei percorsi dedicati a questa tipologia di richiesta nei punti tampone gestiti da Asst e privati”. L’accesso è garantito solo se in possesso di una prenotazione informatica rilasciata dal medico o il provvedimento di quarantena e sorveglianza rilasciato da Ats.
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