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Nella giornata di venerdì 5 novembre, l’agente immobiliare Omar Confalonieri è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale dopo aver narcotizzato una coppia e aver abusato della donna durante un appuntamento per la compravendita di un box.
Violenza sessuale aggravata, sequestro di persone e lesioni personali, questi i reati commessi dall’uomo, il quale ha compiuto queste oscenità nonostante all’appuntamento fosse presente anche la figlia -di pochi mesi- della coppia. Le violenze, risalenti ai primi di ottobre, sono state riprese dalle telecamere a circuito chiuso installate nell’appartamento della famiglia.
Mannella, procuratore aggiunto, ha coordinato l’inchiesta insieme al pm Menegazzo. Nella mattinata di lunedì 8 novembre, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Stefania Pepe, Confalonieri si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La coppia sarebbe rimasta in suo potere per circa 8 ore: altre due vittime hanno denunciato il quarantottenne milanese, già condannato nel 2008 per violenza sessuale dal Tribunale di Monza e poi riabilitato. Gli inquirenti temono che il numero delle vittime possa salire; pertanto, invitano chiunque si riconosca nella vicenda a denunciare.
Lo scorso 4 ottobre, la coppia si rivolse ai carabinieri raccontando loro che dopo aver consumato un drink durante l’appuntamento, avrebbe accusato un maloreaccompagnato da una forte alterazione psico-fisica.
A seguito di quanto appreso, venne eseguita la perquisizione domiciliare nell’abitazione di Confalonieri, all’interno della quale vennero trovate tracce del lormetazepam, un medicinale ansiolitico.
Grazie alle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza è emerso che l’agente aveva narcotizzato la coppia, introducendo, con una siringa, nei loro bicchieri un’elevata dose di benzodiazepine.
Nel marzo 2008, Confalonieri era già stato arrestato con l’accusa di aver violentato una collega di 18 anni, a Lentate sul Seveso, dopo averla drogata con dei sonniferi. Nel 2013, dopo aver scontato la pena e aver seguito un percorso rieducativo, il Tribunale di Milano aveva riabilitato l’uomo.
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