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Quello di mercoledì 28 luglio potrebbe essere un pomeriggio assai movimentato.
La manifestazione di martedì 27 lanciata dai Gilet gialli in piazza Castello è stata un flop: presenti dodici persone e la polizia.
Sorprendente, invece, la manifestazione dello scorso sabato 24 luglio, quando migliaia di persone sono scese in piazza a manifestare per la giornata nazionale contro il Green Pass. Ottanta le città coinvolte, tra cui Milano, Roma e Torino. Ignare le forze dell’ordine, dato che l’evento era stato rilasciato via social.
Piazza Fontana è la location scelta da “Liberi di scegliere” per l’evento contro il Green Pass obbligatorio previsto alle ore 17:30. Imprevedibile il numero dei partecipanti, in quanto l’appuntamento è circolato solo sui social network (ad esempio gruppi Telegram di complottisti).
Piazza San Carlo ospiterà i manifestanti del presidio “Uniti si vince” dalle ore 18:45 alle ore 22:00, previsti un centinaio di partecipanti.
Avvisata la polizia dai manifestanti del presidio stesso.
Infine, l’ultimo appuntamento -secondo le previsioni il più frequentato- organizzato dal comitato “Libera scelta”, si ritroverà in piazza della Scala dalle ore 20 alle ore 21:30.
La questura dichiara che non saranno permessi cortei, tutto dovrà svolgersi in forma statica e nel rispetto delle norme di distanziamento e sicurezza sanitaria: un ossimoro bello e buono, dal momento in cui i No-Vax rifiutano l’utilizzo della mascherina.
Per i manifestanti si tratta solo di una “imposizione per limitare la libertà delle persone” di fronte a una pandemia “inesistente” e “creata dai governi e dalle multinazionali farmaceutiche per impoverire e controllare i cittadini”.
A preoccupare il Viminale sono le manifestazioni di sabato annunciate via web in tutta Italia: allarme infiltrati. Sarà Forza Nuova, a Roma, a guidare la protesta, mentre a Milano non sono previsti esponenti politici, ma solo giovani anarchici.
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