L’effetto del Covid sui dati dei bilanci del Comune di Milano è un debito importante, accumulato per la mancanza degli incassi derivati dalle imposte annullate con la pandemia e dalla crisi dei trasporti.
Il sindaco Sala però promette di non rinunciare agli aiuti alle fasce deboli.
Il Comune di Milano ha un debito importante che pesa sul suo bilancio. È l’effetto del Covid, a oltre un anno dal suo arrivo. Già a metà 2020 si valutavano gli effetti che il Covid avrebbe avuto sulle casse comunali e oggi, a metà 2021, le valutazioni sono diventate una realtà.
Secondo CRIF Ratings, agenzia di rating del credito, il Comune di Milano è uno dei comuni maggiormente colpiti dall’arrivo della pandemia, superato nella classifica solo da Venezia.
In particolare Milano avrebbe registrato solo in quest’anno di pandemia 417€ di mancati incassi pro capite. Una conseguenza derivata dal mancato incasso di alcune tasse, come l’Imu, la Tari ma anche la crisi dei trasporti e del turismo. Dalla crisi del turismo è venuta a mancare il pagamento della tassa di soggiorno mentre dalla crisi dei trasporti sono venuti a mancare i ricavi dalle partecipazioni in società, in particolare i ricavi dalla Sea, che gestisce gli scali aeroportuali, e la Atm, che gestisce i mezzi di trasporto locali.
Nonostante ciò però Beppe Sala ha più volte sottolineato che, nonostante il bilancio del comune, gli aiuti per le fasce più fragili non smetteranno di esserci.