I club milanesi scrivono una lettera al Comune di Milano e all’assessorato alla Cultura per ricordare che sono chiusi da oltre un anno.
“La città di Milano si merita di non avere più live club?” è la domanda che 15 locali di Milano fanno al primo cittadino.
I live club milanesi sono chiusi da più di un anno e la crisi diventa sempre più pesante al punto che in molti rischiano di chiudere. Ecco che allora 15 locali di Milano hanno deciso di inviare una lettera al comune di Milano e all’assessorato alla cultura chiedendo: “Ma la città di Milano si merita di non avere più live club?”.
La risposta è chiaramente no. I locali di Milano hanno fatto la storia di Milano e la devono fare ancora. Ma se nessuno interviene ad aiutarli la chiusura definitiva dei locali è inevitabile. Così l’Alcatraz, l’Apollo Club, il Biko Milano, Carroponte, Circolo Magnolia, Fabrique, Gate Milano, Germi, Legend Club, Live Club, Lorenzini District, Magazzini Generali, Rocket, Rock’N’Roll Club Rho, Santeria e il Social Music City hanno messo nero su bianco la loro situazione a oltre un anno dalla pandemia e dalle conseguenti chiusure dei live club.
“Un lungo periodo – scrivono nella lettera- in cui non ci sono stati incontri, confronti, approfondimenti specifici, né un progetto condiviso su modalità e tempi di recupero e ripresa. Proposte che sarebbero dovute arrivare da parte dell’Assessorato alla Cultura, responsabile di un settore centrale per la socialità e la collettività di una comunità, un’istituzione che, ancora di più in questo momento, dovrebbe essere un riferimento. Non sono stati messi in campo nessun vero impegno o idea concreta.
Nel frattempo, a quasi un anno dalla pubblicazione dei risultati, i fondi di emergenza promessi e deliberati attraverso il Fondo di Mutuo Soccorso non sono ancora arrivati.” La soluzione? Al momento non c’è, ma si chiede innanzitutto di essere ascoltati, invece che semplicemente dimenticati. Questo sarebbe un ottimo punto di partenza ed è quanto chiedono i live club di Milano.