Milano diventa ogni giorno di più una città a misura di bicicletta, con tante nuove piste ciclabili già a disposizione dei cittadini e molti progetti per cambiare radicalmente la mobilità cittadina.
Affianco a questo virtuosismo, però, si rilevano numerosi comportamenti scorretti da parte di guidatori di auto e scooter, che invadono le piste ciclabili per evitare il traffico o per velocizzare il proprio passaggio: nel 2020 sono state staccate oltre 2800 multe dalla polizia.
Martedì pomeriggio è stato proprio il vicesindaco ed assessore alla sicurezza, Anna Scavuzzo, a rendere noto il triste dato: 2851 multe ad auto e scooter sorpresi ad invadere le piste ciclabili della città.
“Il totale delle violazioni al codice della strada che sono state accertate su tutte le piste ciclabili nell’anno 2019-2020 risulta essere in totale 2.851”, ha spiegato Anna Scavuzzo.
Due risultano essere le infrazioni più ricorrenti: “La sosta allo sbocco della pista” – punita con oltre 2.200 contravvenzioni – e “i veicoli che circolano sulla pista ciclabile”, con 277 sanzioni negli ultimi 12 mesi a carico, soprattutto, dei motorini.
“Sulla pista ciclabile di corso Venezia sono state 58 le violazioni, in massima parte per soste vietate perché i veicoli, ciclomotori o auto per la maggioranza, erano su pista ciclabile. In Corso Buenos Aires sono state 394 le violazioni, di queste 375 erano per sosta vietata cioè auto parcheggiate sulla pista ciclabile”.