Categorie: Cronaca
|
22 Gennaio 2021 10:02

Hotel di Milano, è crisi: meno 85% di fatturato rispetto al 2019

Condividi

Gli hotel di Milano sono tutti in crisi, si stima un calo del fatturato pari all'85% rispetto al 2019. "I ristori sono insufficienti e qualcuno vende"

Gli hotel di Milano sono in crisi e qualcuno ha già venduto il proprio albergo, altri invece stanno pensando a riconvertire gli spazi in uffici, affinché si possa sopravvivere attendendo la ripresa del turismo.

Gli hotel di Milano in crisi

C’è una crisi di cui non si sente molto parlare ma che è alla pari della crisi dei bar e dei ristoranti, è la crisi degli hotel di Milano. “In autunno ragionavamo sulle magre aspettative che accompagnavano il 70 per cento di calo medio del fatturato. Adesso siamo qui di fronte a un crollo dell’85 per cento e per immaginare una qualche prospettiva dobbiamo far scorrere il calendario fino al prossimo settembre.” dichiara Maurizio Naro, Presidente di Federalberghi.

Una crisi che si inserisce nella più vasta crisi del turismo, un settore bloccato dai continui blocchi agli spostamenti, non solo internazionali ma persino nazionali, che hanno messo in ginocchio il settore che prima del Covid era uno dei principali canali di fatturato italiano. Oltre alla mancanza di turismo manca anche la possibilità di fare convegni o i pernotti collegati al settore dei ferrovieri e dei piloti d’aereo. Come per il settore della ristorazione, anche per loro sono stati previsti i ristori dopo le chiusure imposte, ma questi aiuti sono insufficienti.

In altri Paesi europei lo Stato ha riconosciuto agli alberghi indennità pari al 70-80 per cento della differenza di fatturato tra 2020 e 2019. Significherebbe che per un albergo come il nostro, che è precipitato da 12 a 2 milioni i di euro, sarebbe arrivato un ristoro di 7-8 milioni. E invece nel mosaico composto da ristori, cassa integrazione e credito di imposta, secondo i miei calcoli, non arriviamo nemmeno a 3 milioni.” commenta sempre Naro.

Ecco che allora qualcuno pensa a riconvertire gli spazi in uffici, nell’attesa di ritornare presto a svolgere la vera funzione per cui sono nati. Altri invece disperati chiudono nella totale dimenticanza delle istituzioni.