divieto di fumo all'aperto
Il comune mantiene la promessa di bandire le sigarette e i sigari nei luoghi pubblici e come previsto a partire dal 19 gennaio sarà in vigore il divieto di fumo all’aperto.
Sarà possibile fumare nei luoghi pubblici all’aperto solo se distanti 10m da altre persone.
Il Coronavirus ha riportato al centro della politica la salute del cittadino, sarà anche per questo che il 2021 si apre con un’importante cambiamento a Milano: il divieto di fumo all’aperto. Non una novità, visto che il comune di Milano aveva già dichiarato di voler attivare il divieto nel 2021 ed esattamente per il 19 gennaio, ma sicuramente un cambiamento radicale.
A partire dal 19 gennaio in qualsiasi luogo pubblico, che sia un parco, un cimitero, una fermata del bus o della metro, a meno che non si abbia la certezza di trovarsi a distanza di almeno 10metri da altre persone, non si potrà fumare. Il divieto però non è solo una regola per salvaguardare la salute dei cittadini ma è soprattutto un sistema per salvaguardare l’ambiente e migliorare la qualità dell’aria di Milano.
Il divieto infatti è stato introdotto con l’approvazione del Piano Aria Clima di Milano, la programmazione che porterà Milano a diventare una città ad emissioni zero. Il Comune di Milano però ssicura che, soprattutto nel primo periodo, non ci sarà l’applicazione del divieto in maniera rigida, ma ci sarà un primo periodo dedicato all’informazione della presenza del divieto in città, per abituare gradualmente i cittadini al cambio radicale.
L’annuncio del divieto ha fatto scoppiare la polemica sui social, dove si espresso un certo scetticismo riguardo alla correlazione tra l’inquinamento e il fumo, ma confrontando i dati dell’Arpa, si può verificare che il 7% del Pm10 presente nell’aria di Milano è causato dal fumo del tabacco. Senza considerare che le strade saranno sicuramente più libere dai mozziconi di sigaretta che spesso vengono gettati a terra, anche questi altamente inquinanti.