Gli studenti di Milano, dopo mesi di proteste contro la didattica a distanza e scuole chiuse, hanno deciso di occupare il cortile della loro scuola, il liceo classico Manzoni di via Orazio.
Sono arrivati di mattina presto, equipaggiati di zaini e tende, pronti a sfidare il freddo per chiedere a gran voce che il loro diritto allo studio venga garantito da Stato e Regioni.
I ragazzi del collettivo, circa una cinquantina, dopo aver manifestato ieri sotto al palazzo della Regione, hanno deciso di occupare il cortile del loro liceo, dopo aver avvisato la preside Mammani.
I portavoce degli studenti hanno le idee chiare e sanno quanto sia ingiusto che la scuola sia sempre stata messa all’ultimo posto nella gestione dell’emergenza: “Siamo stufi di studiare da casa, di essere privati delle lezioni in presenza e di essere discriminati nelle possibilità di apprendimento, mentre tanti altri settori della vita sociale ed economica del Paese hanno ripreso a funzionare. I negozi sono aperti, il commercio viene salvaguardato, ma la scuola rimane chiusa.
Non ce la facciamo più e riteniamo ingiusto questo trattamento”.
Sul posto sono intervenuti la Digos e un reparto della celere, che i ragazzi hanno fronteggiato pacificamente e senza tensioni, sicuri di essere nel giusto a chiedere di tornare finalmente in classe dopo mesi.
Dal profilo Instagram dei collettivi delle scuole superiori milanesi, gli studenti lanciano un appello e una spiegazione a tutti coloro che la scuola non la vivono ma prendono le decisioni: “Dalle testimonianze degli studenti e delle studentesse è emerso quanto la Dad sia un sistema classista e poco efficace, nonché nocivo sia a livello mentale che fisico.
Contestiamo inoltre la decisione del governo di riaprire i negozi e tenere invece chiuse le scuole, ponendo, come sempre, il profitto e l’economia davanti all’istruzione. L’assemblea è stata molto partecipata, sia in presenza che online: questo dimostra quanto i disagi dovuti a questa situazione siano molto sentiti da tutti e tutte. Dopo il dibattito abbiamo dipinto, vicino a scuola, una frase significativa per esprimere la nostra protesta: Il nostro futuro online, il vostro business in presenza“.