A Milano torna a preoccupare l’allarme inquinamento, con una qualità dell’aria pessima nel territorio della città metropolitana.
Da mesi ormai Milano è stretta nella morsa dell’inquinamento, con una qualità dell’aria sempre peggiore e i livelli di Pm10 che spesso sfiorano e superano la soglia critica.
Al momento la Regione non prevede interventi d’urgenza per limitare l’emergenza smog, ma se la qualità dell’aria dovesse rimanere pessima, non sono da escludere limitazioni per i prossimi giorni
Sono mesi che a Milano la qualità dell’aria è pessima, con livelli di inquinamento davvero preoccupanti.
Tra le causa principali ci sono i riscaldamenti delle abitazioni e il massiccio utilizzo di auto private per gli spostamenti, preferite ai mezzi pubblici a causa dell’emergeza sanitaria.
Nella giornata di lunedì 11 gennaio le centraline dell’Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili vicino ai limiti (fissati a 50 microgrammi per metro cubo), la media di Pm10 calcolata all’ombra della Madonnina è stata di 41.125 µg/m³.
La quantità di pulviscoli e la qualità dell’aria non sono uniformi sul territorio della città metropolitana, come dimostrano le registrazioni delle colonne per il monitoraggio dell’inquinamento.
Per il momento non è attiva nessuna “misura antismog” prevista dal Protocollo aria di Regione Lombardia: il primo stop scatta dopo cinque giorni con concentrazioni di polveri sottile oltre la soglia.