La Fondazione Progetto Arca intensifica la sua attività di sostegno ai più bisognosi di Milano con l'aggiunta di un food truck operativo ogni sera.
Da sabato 7 novembre, la Fondazione Progetto Arca, che da sempre a Milano si prende cura dei più bisognosi della città, si è trasformato in food truck per portare pasti gratis in giro per la città. Insieme al pasto caldo saranno fornite anche informazioni sui servizi di assistenza sanitaria e di riparo. Un “nuovo servizio dedicato alle persone più fragili” dichiara Alberto Sanigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca.
Un food truck del Progetto Arca a Milano
La Fondazione Progetto Arca da sempre porta pasti gratis e assistenza ai senzatetto e ai più bisognosi di Milano. “Un piatto caldo donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona, per dirle che si può fidare di te e per cominciare a instaurare un dialogo“ spiega Alberto Sanigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca. “La base di tutte le nostre attività e servizi dedicati alle persone senza dimora è la vicinanza e il sostegno concreto in risposta a un bisogno primario, proprio come è il cibo: un diritto fondamentale di ogni essere umano, con un importante valore di relazione. Un pasto caldo, sano e buono è il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola poi a un recupero della sua vita“. Il Food Truck entra in gioco proprio per intensificare questa operazione sia dal punto di vista di estensione territoriale ma anche quantitativo. Grazie ad esso infatti i volontari di Progetto Arca potranno servire ben 120 pasti caldi, 5 giorni a settimana. Consegneranno inoltre anche un pasto freddo, per la colazione ed il pranzo del giorno seguente. In questa occasione inoltre ci sarà anche del personale qualificato che guiderà i senza dimora in un percorso di reinserimento sociale. ”Questa iniziativa migliora la qualità di un servizio che in città ha già raggiunto un buon livello di risposta, riuscendo a fornire un piatto caldo e una dieta più equilibrata ai senza dimora. Quel piatto rappresenta anche un’occasione per poter scambiare due parole, informare dei servizi offerti e cercare di convincere queste persone ad utilizzare le strutture che, come ogni anno, a breve verranno attivate per il Piano freddo“ spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Gabriele Rabaiotti.Un progetto realizzato anche con la collaborazione con Banco Alimentare Lombardia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Unione Buddhista Italiana. ”È da anni che collaboriamo per dare una risposta concreta ed univoca al bisogno e oggi, a fronte dell’emergenza legata alla pandemia, siamo ancora più uniti per dare aiuto alle persone in difficoltà“ dichiara Marco Magnelli, direttore di Banco Alimentare Lombardia.