Il Comune di Milano ha annunciato per la tarda mattinata di venerdì 28 agosto una conferenza stampa a Palazzo Marino sulla riapertura delle scuole a settembre.
Con i contagi ancora in salita, infatti, le preoccupazioni sono molte e i tempi strettissimi. Presso la Sala Commissioni di Palazzo Marino, il sindaco Giuseppe Sala ha tenuto una conferenza stampa. Al suo fianco gli assessori Laura Galimberti, Paolo Limonta e Marco Granelli.
Il Sindaco di Milano ha voluto cominciare il suo intervento spiegando come si agirà per le scuole d’infanzia e gli asili nidi.
Saranno circa 30.000 i bambini ammessi e la maggior parte potrà frequentare la struttura richiesta. Solo una piccola minoranza dovrà effettuare l’inserimento in altri indirizzi, per questione di spazi. “Siamo già in contatto con le famiglie – rassicura Sala – e gli ambienti saranno programmati in modo migliore“. A tal proposito il Sindaco ha annunciato che le attività all’aperto saranno molte di più, sia per motivi sanitari, ma anche perché è una cosa molto gradita da bambini e genitori.
Il protocollo di sicurezza sarà definito più avanti in base alle direttive nazionale, ma alcuni punti sono già stati decisi: misurazione della temperatura, mascherine, guanti, visiere e gel igienizzanti per tutti i dipendenti. Inoltre, come già era stato annunciato, insegnanti e addetti scolastici si sottoporranno a test pungi-dito, seppur volontario. Anche le pulizie giornaliere saranno più costanti, soprattutto in punti più delicati come bagni, giochi comuni e arredi. A questo punto, il sindaco Sala, ha aggiunto un caldo invito al vaccino, già obbligatorio per iscriversi alle scuole dell’infanzia.
Un argomento molto delicato è quello del pre e il dopo scuola, soprattutto in vista di ingressi e uscite scaglionate. Per questo il Comune è in costante contatto con i presidi, per capire quali spazi utilizzare.
Ulteriori dettagli verranno dati più avanti, entro la prima settimana di settembre. Per quanto riguarda le ricreazioni e l’ora del pranzo, per la maggior parte dei casi si svolgeranno su turni. Altrimenti si potranno utilizzare anche alcune aule, laddove gli spazi per le ricreazioni diventeranno delle vere e proprie classi. In alcuni casi è stato necessario dare vita ad altri luoghi, per questo il Comune ha acquistato alcuni moduli, ben diversi da tristi container.
In ancora meno casi si è dovuto chiedere di utilizzare altri luoghi esterni, come oratori e circoli ricreativi. Le altre situazioni si sono risolte con lavori di manutenzione.
Un punto sicuramente delicato è quello dei trasporti pubblici: “Ci atterremo alle norme del Governo“, fa sapere Sala. “Se si potrà andare al 60, all’80 o al 100 per cento noi andremo al massimo. Inoltre ho chiesto a Atm di intensificare la pulizia e la sanificazione, anche durante il giorno“.
Ma come si potranno evitare gli assembramenti all’ingresso delle scuole, in attesa del test al termo-scanner? Le soluzioni applicate saranno sostanzialmente tre. Dove gli istituti non possiedono all’esterno aree pedonali o marciapiedi abbastanza larghi, la zona diventerà car free per le ore necessarie. Dove invece ci sono marciapiedi e aree pedonali, si indicherà la zona con cartelli e paletti. L’ultima alternativa è quella già utilizzata in città: i bollini adesivi.