Dopo il 4 maggio comincerà la tanto attesa fase 2 che comprenderà anche l’estate 2020 e a Milano se ne parla già.
A Palazzo Marino si discute di come poter aiutare le famiglie con bambini costrette a rimanere in città, probabilmente a lavorare. L’idea è quella di instaurare delle summer school, utilizzando piscine al coperto, oratori e centri sportivi.
Tra i viaggi saltati, le attività da recuperare dopo i due mesi di stop e, purtroppo, una situazione economica non favorevole, sarà un’estate difficile per la maggior parte delle famiglie.
Il problema riguarda soprattutto i bambini, ormai rimasti a casa da scuola da molto tempo. “All’orizzonte vedo una difficoltà generalizzata – spiega il sindaco di Milano Beppe Sala -. Stiamo capendo che si rischia di scaricare sui padri e sulle madri il problema della gestione dei bambini“. Quindi ha chiesto al suo staff di cominciare a cercare una soluzione. L’idea è quella di incentivare i centri estivi, rispettando i limiti che verranno poi decisi.
Anche gli oratori si sono resi disponibili e il vescovo delegato insieme ai responsabili ha incoraggiato le varie parrocchie. “In qualche modo, chiusi o aperti, l’oratorio estivo o il gruppo estivo ci sarà. Nella forma che ci sarà permessa, continueremo a stare vicini ai nostri ragazzi e non ci fermeremo. Daremo vita a delle proposte originali e possibili e a suggerimenti adeguati alla situazione. State pronti“. Così anche Milanosport si sta preparando a raddoppiare i campus e a prolungare l’apertura, anche ad agosto.
“Se e come ci daranno il via libera, vorremmo farci trovare pronti a partire anticipando la data di inizio e tenendo aperti anche ad agosto“, ha spiegato Chiara Bisconti, la presidente della società del Comune. La società sta anche pensando di utilizzare le piccole piscine di quartiere al coperto, adattandole alle misure necessarie. Ad esempio si pensa a prenotazioni online, a spogliatoi unisex e più docce all’aperto.