L’aria di Milano non è buona e l’emergenza smog sembra non dare tregua.
Solo nelle prime settimane del 2020 per 19 giorni nel capoluogo meneghino è stato superato il limite di polveri sottili per metro cubo d’aria.
Legambiente ha pubblicato l’analisi dell’emergenza smog in tutta Italia, a Milano sono stati 109 giorni con l’aria fuorilegge. Il capoluogo lombardo si piazza al decimo posto assieme a Monza e Venezia. Nei primi 3 posti ci sono Torino, Lodi e Pavia con rispettivamente 147, 135 e 130 giorni da bollino nero.
Il problema non è solo di Milano ma di tutta la pianura padana.
Legambiente chiede ai milanesi di non utilizzare per 7 giorni la macchina. “Dopo 19 giorni di sforamento delle concentrazioni-soglia di pm10 per la salute umana (limite fissato per legge a 50 microgrammi al metro cubo) si è registrata una breve finestra in cui la qualità dell’aria è stata accettabile, ma da oggi i parametri sono tornati nuovamente a salire oltre i limiti consentiti.
Una situazione critica e cronica che, accanto alla necessità di politiche lungimiranti ed efficaci, richiede ai cittadini un cambiamento nei propri comportamenti quotidiani, ad esempio per quanto riguarda la dipendenza dall’auto negli spostamenti urbani” spiegano da Legambiente.
Per accettare la sfida non bisognerà far altro che scaricare SharingMi e partecipare alla prova “Lascio l’auto per 7 giorni. Detox Milano con Legambiente”, i partecipanti che la concluderanno positivamente riceveranno 200 punti da usare in premi messi a disposizione.
“Le scelte individuali hanno un’incidenza notevole sul miglioramento dell’aria che respiriamo e dell’ambiente in cui viviamo, non bastano i provvedimenti emergenziali adottati dalle singole amministrazioni locali per arginare il problema dell’inquinamento atmosferico – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Per questo chiediamo ai milanesi di accettare una sfida: provare a non spostare l’auto per un’intera settimana. Si tratta di una gara a premi che ha l’obiettivo di spronare i cittadini a provare metodi alternativi di mobilità, facendosi a loro volta promotori di stili di vita sostenibili, influencer della comunità”.