Clochard
Negli ultimi giorni il freddo che sta imperversando su tutto il Nord Italia e quindi anche a Milano sta diventando sempre più pungente e in particolare nel corso della notte la temperatura finisce per scendere sotto lo zero causando difficoltà anche per gli automobilisti che devono prestare la massima attenzione quando si trovano al volante per evitare incidenti sul manto stradale ghiacciato.
Come ogni anno, però, la situazione diventa ancora più difficile per chi non ha un tetto dove poter andare a dormire nel corso della notte, un problema che coinvolge migliaia di persone nel capoluogo lombardo che non sempre riescono a trovare rifugio nei luoghi predisposti all’accoglienza e che possono quindi contrarre malattie che possono diventare pericolose. Proprio per questo motivo fa sempre grande scalpore quando alcuni clochard vengono trovati senza vita e l’ultimo episodio di questo tipo si è verificato solo ieri mattina in seguito al ritrovamento del cadavero di un senzatetto cingalese all’interno del parcheggio di un supermercato situato in via Farini.
L’uomo è stato visto ormai senza vita da alcuni passanti che si stavano recando presso il punto vendita per fare la tradizionale spesa del sabato mattina e si è subito capito che la causa del decesso era ill freddo che nella notte aveva raggiunto punte di -6 gradi ed è stato possibile identificarlo solo grazie al tesserino dell’Opera di San Francesco, l’associazione che nel milanese offre assistenza a chi non sa dove rifugiarsi, che portava con sè.
E’ stata quasi inevitabile la polemica che nelle ore successive è stata montata da parte del Codacons visto che solo pochi giorni prima un’altra donna era stata ritrovata senza vita e quindi a essere sotto accusa è il piano antifreddo che come ogni anno viene messo in atto dal Comune perchè evidentemente non sono sufficienti gli ampliamenti che sono stati imtrodotti all’interno dei dormitori, luogo dove molti senzatetto faticano a chiedere aiuto perchè non dotati di regolare permesso di soggiorno.
La soluzione che viene suggerita dall’ente è quella di introdurre nuovamente postazioni all’interno delle stazioni in modo tale che liberamente chi ne ha bisogno possa passare la notte, ma l’importante è correre ai ripari il prima possibile per evitare che altre morti innocenti possano verificarsi.
Immagine tratta dal sito www.mariagraziabondioli.it