Il Bianca Maria Restaurant è un locale lussuoso, situato all’interno dell’omonimo hotel a Milano.
Ci troviamo nella parte residenziale della città, all’interno di un viale storico e particolare, anch’esso chiamato Bianca Maria. A pochi passi dal quadrilatero della moda, quindi da via Montenapoleone. Una zona di shopping, di lusso e di business. Il contesto è elegante, perfetto per cene o aperitivi di lavoro, ma anche cene a due o un pranzo in pausa dall’ufficio. Raggiungibile in automobile grazie al servizio di parcheggio a pagamento, ma anche con i mezzi di trasporto pubblico di cui la zona è provvista.
Il ristorante offre sia alcune sale esterne che una deliziosa zona all’aperto, in cui godere dei raggi di sole nelle belle giornate primaverili o estive. La cucina porta la firma dello chef Edoardo Lorenzetti, che con la sua abilità riesce a unire gusto e leggerezza, incentrandosi sulla creatività e sull’attenzione particolare alla stagionalità dei prodotti. Le cotture sono studiate per mantenere le proprietà nutritive e i sapori della pietanza cucinata.
A pranzo il Lounge Bar è aperto dalle 12.30 fino alle 14.30, a esclusione della domenica, giorno di chiusura. Troverete pasti semplici e perfetti per chi ha poco tempo a disposizione, ma vuole comunque trovarsi davanti una portata di qualità.
Il menu e l’ambientazione cambiano la sera. Per la cena il locale è aperto dalle 19 alle 22.30, tranne la domenica. L’interno è elegante e senza troppi fronzoli.
I colori maggiormente usati sono quelli scuri, a eccezione dell’oro che appare su qualche tavolo. Le sale risultano ben illuminate soprattutto grazie alle grandi vetrate che ricoprono una delle pareti laterali.
Il menu del Bianca Maria Restaurant è raffinato tanto quanto il locale in sè. Partendo dagli antipasti ci possiamo subito rendere conto dello stile impeccabile della cucina. La prima ad apparire in carta è la tataki di manzo con tartufo nero, funghi saltati e salsa umami.
Poi troviamo l’anguilla glassata al mosto cotto, arricchita con kiwi. Il salmone qui è marinato alla barbabietola e affumicato direttamente in casa, con un tocco di freschezza grazie allo yogurt e al rafano. Non manca qualche proposta della tradizione italiana, come la lingua di vitello e testina alla milanese, accompagnati da una salsa alla birra. Per i vegetariani troviamo un cavolfiore arrostito e glassato.
Anche i primi portati presentano un misto tra carne e pesce, a partire dagli agnolini di Castelmagno, con spuma di topinambur, cipolle fondenti e melograno.
Poi un risotto di quaglia mantecato alla ralvia, con ragù delle sue cosce e petto scottato. Dopo l’immancabile risotto alla milanese con midollo di vitello, ci imbattiamo nei malfatti di castagne con consommé di faraona e funghi. Infine il piatto direttamente dal mare: un risotto all’essenza di scampi, con acqua di sedano e mela verde. Potete concludere con uno stinco di maialino cotto a bassa temperatura o con una ricciola vestita di biete, con taglietelle di daikon e leggera salsa al parmigiano con aroma al bergamotto.