Negozi all’asta nella Galleria di Milano.
Entrano in galleria nuovi brand internazionali ed escono negozi storici come Mejana, che chiude dopo 104 anni.
I canoni di locazione imposti dal comune di Milano provocano la messa all’asta di diversi negozi che da anni vediamo all’interno della Galleria.
Una conseguenza a cui i negozianti avevano cercato di evitare, portando al Tar la questione del caro affitti, che aveva risposto accogliendo la loro richiesta.
Tra questi però c’è chi come Mejana, bottega storica qui dal 1917, ha deciso ugualmente di abbandonare la Galleria per le elevate perdite registrate lo scorso anno. “Il comune nonostante il Covid e la crisi, non ci è venuto incontro con sconti” dichiara il titolare al Giorno.
Così non si ferma il cambio di guardia nella Galleria di Milano che dal 2011 perde nomi storici per fare spazio a brand di lusso ed internazionali, come Rolex che entrerà al posto di Stefanel ed Armani che entrerà al posto di Tim.
Un fatto che non è rimasto indifferente a Fabrizio De Pasquale, di Forza Italia che in consiglio comunale aveva “chiesto di fare tavoli per ridurre tasse e affitti demaniali alle categorie più danneggiate, ma la risposta del comune è stato sempre un no” spiega. Una crisi che non colpisce solo i negozianti della Galleria ma si estende anche al di fuori colpendo tanto botteghe storiche, quanto locali originali che hanno lasciato il loro segno tra i clienti.