Lo chef Marco Ambrosino del 28 Posti di Milano lancia il suo nuovo delivery.
“Non è il 28 Posti, non è imitabile, né sostituibile. Ma è un modo per stare vicino ai clienti” dichiara lo chef che si è da poco lanciato in questa nuova avventura.
Il delivery è una nuova avventura per lo chef del 28 Posti di Milano, Marco Ambrosino, originario di Procida e chef dall’età di 14 anni. Un’avventura che però non ha nulla di avventuroso, ma che si è realizzata solo dopo aver studiato attentamente i piatti del menù delivery, i loro ingredienti e aggiunto, come sempre, lo stile “Ambrosino”.
Attenzione a chi pensa che quindi il 28 Posti è ora anche delivery, assolutamente No. “Non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di portare i piatti del ristorante a casa. Non voglio nemmeno provare a portare il 28 Posti a casa, non è imitabile né sostituibile. E credo che non debba esserlo perché poi le persone – quando tutto sarà finito – devono avere voglia di tornare al ristorante.” Spiega con chiarezza il giovane e talentuoso chef.
Si tratta piuttosto di un progetto totalmente diverso. Così lo chef si è messo a pensare ad un menù completamente nuovo, pensati per essere veloci e semplici, senza perdere però il suo tocco. “Dal punto di vista tecnico, il fatto che le cose che non verranno consumate nei tre minuti successivi, quindi bisogna ragionare con un approccio completamente diverso” spiega. Un’idea pensata soprattutto per i clienti affezionati: “avevamo persone che venivano da noi anche due volte a settimana, dobbiamo continuare a far sentire loro la nostra presenza, andandogli incontro anche ora, eliminando ogni difficoltà e senza obbligarli a mettersi a lavorare”.
Il menù del delivery di Marco Ambrosino è partito con dei panini perché lo chef ha voluto realizzare delle proposte che “non sono l’equivalente di un piatto ma di un menu intero, di un pasto”. Poi il menù si è perfezionato sempre di più e anche sulla base del nuovo pubblico. “Non era il nostro mercato, se come ristorante abbiamo conquistato una certa regolarità e abbiamo una nostra clientela affezionata, ora ci siamo messi in un circuito completamente nuovo” spiega lo chef raccontando il suo percorso nel nuovo mondo del delivery.
Il nuovo menù comprende piatti che vanno dai 7€ ai 14€ e si passa dalla semplice, ma completa, frittatina di pasta alla pancia di maiale affumicata, anchioade e papaccelle, dal Pane arabo con Kofta di agnello al sugo e hummus di ceci a Cavolfiore fritto con cipolle in carpione e shiso. Insomma piatti unici, che vale la pena provare uno ad uno.