Era il 1991 quando Claudio Scalzotto aprì il Chiosco Al Politico proprio ai piedi del Castello Sforzesco di Milano.
Un chiosco ben curato, immerso nel verde di Parco Sempione, con tavolini e ombrelloni per circa una ventina di coperti, sempre al completo e frequentato da turisti e lavoratori, milanesi a passeggio e forestieri di passaggio.
“Qui è molto tranquillo, non c’è traffico. Apro alle 11 ma alle 23 chiudo, non mi piace lavorare a notte tarda”, racconta Claudio Scalzotto.
La particolarità del chiosco si trova immediatamente scorgendo il menù, dove gli oltre 86 panini portano immancabilmente il nome di politici presenti e passati.
Come spesso accade, l’idea di associare il nome dei sandwich ai politici è nata in maniera del tutto casuale: «Ero con due amici, avevamo scattato delle foto ai miei panini e dovevamo nominarle. Erano tante e, per distinguerle, abbiamo iniziato a chiamarle con i nomi dei politici», spiega Claudio, da venti anni proprietario del chiosco.
Un enorme cartellone con i nomi dei panini, con tanto di fotografia dimostrativa ed elenco degli ingredienti, è esposto proprio all’ingresso del chiosco.
Tra i più richiesti c’è il Cirinnà, con la porchetta, mentre il preferito del patron è il Berlusconi, a base di crudo, fontina, pomodoro e salsa rosa. “Un paio di anni fa è venuto qui Romano Prodi e ha voluto un panino con la mortadella, che è rimasto in menu con il suo nome” racconta Claudio Scalzotto.
O ancora il Grillo, con salamella, pomodoro, brie e salsa BBQ, oppure il Carfagna, con hamburger, cipolla, speck, fontina e maionese.
Chi rimpiange i tempi in cui Luxuria era un’onorevole e non una concorrente dei reality show, può optare per il panino a lei dedicato: un abbondante mix di tacchino, scamorza, pomodoro, lattuga e salsa tonnata. E chi pensa che Penati sia uno dei simboli della politica milanese, potrebbe stupirsi nel mangiare una piadina romagnola a base di prosciutto crudo, crescenza e rucola.
Politici passati e presenti, alcuni che ancora vengono ricordati con affetto e stima come Berlinguer, altri spariti dalla scena senza lasciare particolari tracce nella storia d’Italia. Ad ognuno il suo panino, anche se spesso non c’è una vera correlazione tra nomi e ingredienti.
I costi degli onorevoli almeno in questo caso non sono esosi: un panino ha un prezzo medio di 4-5 Euro. Per concludere la “tribuna politica”, il chiosco di Claudio offre anche caffè, gelati e amari.
Il tutto può essere consumato al bancone o accomodati ai tavolini messi a disposizione dei clienti, immersi nel verde del Parco Sempione.
Qui potrete gustare un pranzo o anche una cena gustosi, accompagnando magari con una bella birra ghiacciata un panino preparato con arte e ingredienti di prima qualità. La bellezza della location completa un combinato vincente di elementi.