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Le indagini effettuate, sulla qualità e quantità dell’offerta di Trenord, mostrano un drastico peggioramento dell’azienda tra il 2017 e il 2023.
Nonostante ciò, l’amministratore delegato dell’azienda ferroviaria lombarda, Marco Piuri, ha ricevuto, nell’anno 2023, uno stipendio di 663mila euro.
Gli indicatori della qualità del servizio reso da Trenord ai pendolari lombardi sono tutti peggiorati, tra il 2017 e il 2023, eppure non c’è stato nessun cambiamento negativo per la remunerazione di Marco Piuri, anzi, il Pd sottolinea che lo stipendio nel 2023 è aumentato rispetto al 2017: 663.503 euro invece dei 494.212 del 2017.
Questa la denuncia del gruppo consiliare del Pd lombardo, che, nella giornata di ieri, ha presentato i dati ricavati da documenti ufficiali della stessa Trenord e di FNM, che ne detiene il 50% delle quote, a partire dal Bilancio di sostenibilità del 2023.
Nel 2023 la puntualità dei treni di Trenord si è attestata all’82%, rispetto all’83,7% nel 2022 e l’84,2% nel 2017.
Inoltre, il servizio ferroviario regionale ha ridotto sia l’offerta che il numero di passeggeri giornalieri: nel 2017 i treni di Trenord hanno percorso 43,5 milioni di chilometri, nel 2023 ne hanno percorsi 40,7.
“A causa di ritardi e cancellazioni, nel 2023 i lombardi hanno perso 12 milioni di ore del proprio tempo, mentre nel 2022 ne avevano perse 9. I reclami nel 2023 sono stati 8.500, in aumento del 25%, e l’impatto delle ore perse sulla produttività lombarda è stato di 168 milioni di euro, stima fatta da Kpmg”.
A questi peggioramenti non ci stanno il capogruppo e consiglieri regionali del Pd: Pierfrancesco Majorino, Pietro Bussolati e Simone Negri: ribadiscono che sul trasporto ferroviario Attilio Fontana ha fallito.
Dunque, la rappresentanza del Pd denuncia che i nuovi treni acquistati dalla Regione non hanno fatto fare un salto di qualità al territorio né, negli anni di Fontana, sono avvenuti miglioramenti. Inoltre, la gestione di Trenord si caratterizza per una crescente attenzione all’aspetto economico-finanziario rispetto all’attenzione al servizio.
Viene chiesto quindi, al presidente Fontana, di mostrare al Consiglio regionale qual è la sua valutazione rispetto allo stato di cose, senza continuare a far finta di non avere responsabilità su una situazione, ritenuta dal Pd e dai cittadini, scandalosa.