Via libera dal Comune di Milano alla sperimentazione della raccolta dell’umido. Il test inizierà il 1 aprile in tre quartieri (Bovisa, Accursio e San Siro) e durerà sei mesi. Alle famiglie sarà consegnto prossimamente tutto il kit necessario e una lettera del Comune. Nei piani di Palazzo Marino si punta però a estendere la raccolta differenziata della frazione organica a tutta Milano. Ma dove finirà l’umido raccolto nei prossimi anni? Amsa e Comune hanno ipotizzato la realizzazione di un impianto in grado di generare gas per riscaldare almeno 10 mila famiglie. La parte non utilizzata potrebbe invece essere destinata a concime. Con la raccolta dell’umido Milano farebbe un salto di qualità nel campo della differenziata, un settore nel quale il capoluogo lombardo non ha mai brillato molto. Per ora la percentuale di raccolta differenziatai a Milano si aggira intorno al 35%. Con l’umido potrebbe aumentare del 7%, migliorando la situazione della città. Differenziare l’umido è sicuramente un aiuto per contenere l’incremento della produzione dei rifiuti milanesi che, nel corso degli ultimi due anni, è cresciuta di 20 kg di rifiuti a testa all’anno. Una cifra provata dal fatto che ad oggi si producono in città annualmente 750 mila tonnellate di rifiuti. Di questo passo secondo alcune proiezioni nel 2011 i rifiuti aumenteranno di altre 600 mila tonnellate.
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