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Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto di Stefano, sta lottando per accaparrarsi lo stadio.
Dove? Nell’area Concordia, il territorio che fino agli anni ’90 era occupato dalle acciaierie Falck e che, dalla chiusura degli stabilimenti, è rimasto vuoto e inutilizzato.
Il Comune rende noto che l’area è “quella che si addice di più ai bisogni del nuovo stadio. Infatti, è ancora da definire la progettazione e si trova a pochi metri dallo svincolo della tangenziale“.
Inoltre, “Lo spazio c’è ed è disponibile, ma per poter prendere una decisione di questa natura bisogna essere d’accordo in tre: Comune, proprietà e società calcistiche“.
Di Stefano afferma che la decisione è solo nelle mani delle due società: “La scelta di Sesto accelererebbe i tempi per la realizzazione del nuovo stadio” e sottolinea che il territorio delle ex Falck è già in buona parte bonificato.
Il nuovo quartiere Unione Zero accoglierà la città della salute e della ricerca, il nuovo Campus universitario dell’Ospedale San Raffaele, uffici, residenze, locali commerciali e parchi. È bene evidenziare che anche gli spazi dell’ex Concordia iniziano a diminuire tra percorsi pedonali e vie dell’acqua.
Tra gli elementi da prendere in considerazione per la compatibilità del nuovo stadio spiccano: tre ospedali -Istituto dei Tumori, Neurologico Besta, San Raffaele2-, due poli di ricerca e università, un parco urbano di 45 ettari a scavalco tra Unione e Concordia con la piazza della Torre dell’Acqua, il nuovo commissariato di polizia da inaugurare per il 2024 dietro al Mage.
A cui si aggiungono anche gli edifici storici con le loro nuove funzioni: la street food dentro l’Omec, un mix polifunzionale sotto il T3, sport e wellness sotto il Laminatoio, dove sono previsti i campi al coperto per vari giochi di squadra.
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