Si discute ancora per il nuovo stadio di Milano voluto da Milan e Inter, ma questa volta a parlare è direttamente l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
“Così non posso dare l’ok” chiosa l’assessore e i lavori tardano ancora a prendere una piega decisiva.
Dopo aver deciso di abbattere l’attuale struttura del Meazza perché non possiede i giusti requisiti, ora diventa difficile accettare il progetto già migliorato delle due società. L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran spiega che a queste condizioni è impossibile accettare il progetto. “Rispetto al progetto iniziale ci sono stati dei passi in avanti significativi, ma la richiesta di volumetrie presentata dalle squadre continua a non convincerci.
Se l’indice di edificabilità resta questo è impossibile un parere positivo“. Milan e Inter hanno infatti chiesto di avere altre volumetrie, in cambio la riunzionalizzazione dell’ormai vecchio San Siro. Come infatti è ben noto Palazzo Marino vorrebbe mantenere in piedi il luogo che per decenni è stato un simbolo dello sport.
“Dobbiamo fare una contro proposta suffragata dai numeri e ci stiamo lavorando“, spiega l’assessore affiancato dal ministro con delega allo Sport, Roberta Guaineri, e dall’uomo dei conti del Comune, Roberto Tasca.
L’opposizione ha attaccato la giunta attuale. “A distanza di un anno la trattativa sul progetto del nuovo stadio e del distretto sportivo si è arenata nella palude o, visto il tema, tra le zolle del vecchio prato del Meazza – ha detto Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia -. La sensazione è che entro il 2021 non verrà firmato alcun accordo e che l’investimento di 1 miliardo e 200 milioni andrà altrove“.