Come si dice in questi casi? L'importante è vincere. E allora bene così, con il 2-1 sull'Udinese, per tre motivi: il primato solitario in classifica, momentaneo; il primo gol in nerazzurro di Sneijder, per altro decisivo; i tre punti portati a casa contro una squadra che non meritava di perdere, tutt'altro. Chi si accontenta gode, no? Oppure, come diceva Ligabue, "così così"? Fate voi.
L'Inter è piaciuta nel primo tempo, pur se il primo gol è arrivato per un pallone perso banalmente dal centrocampo friulano; tant'è, senza errori finirebbe 0-0, no? Nei secondi 45', però, l'Udinese è stata padrona del campo per larghi tratti e anzi ha dato l'impressione di non voler affondare i colpi: bene quando siamo attorno al 90', male, e infatti l'atteggiamento è stato pagato, se di minuti da giocare ce ne sono ancora 25'.
Di Natale ha fallito l'1-2 che a quel punto sarebbe stato meritato, Sneijder ha punito i friulani ben oltre i loro demeriti. Resta da capire come mai la squadra di Marino abbia tentato di accontentarsi del pareggio quando l'Inter sembrava spaesata.
Nota stonata della serata nerazzurra, gli infortuni muscolari di Milito (sostituito da Balotelli , cui è stato negato un probabile rigore) e Lucio, ma è anche vero che adesso ci saranno 15 giorni di tempo per recuperare, grazie alla sosta pro-nazionali. (Foto www.inter.it )
Quando si vince al '93 la parola carattere va di moda e allor la pronunciamo anche noi, anche se non siamo convinti affatto che giocando così, cioè lasciando troppo l'iniziativa nelle mani (o nei piedi) degli avversari, Zanetti e compagni possano andare molto lontano.
Confermiamo anche l'impressione già riportata da queste parti: pur senza Messi, Henry, Iniesta e Xavi l'Inter deve imparare a innestare Eto'o e a dargli palloni giocabili nell'area piccola. Il camerunense, comunque, è stato decisivo grazie all'assist per l'1-0 di Stankovic. Maicon e Thiago Motta, come confermato dallo stesso Mourinho in conferenza stampa, sembrano indispensabili per questa squadra.
