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Sono otto le liste elettorali a sostegno del sindaco Beppe Sala: l’ultima è quella dei radicali.
Il sindaco Sala annuncia “L’anima radicale in maniera indiscussa voleva e doveva stare con noi. Abbiamo fatto una serie di considerazioni e alla fine abbiamo pensato che ci fosse lo spazio e la volontà perché ci fosse una lista”. La proposta di un “sindaco della notte” è un tema caro a Sala: “Ma bisogna farlo bene. Oltre a giunta e Consiglio ci sono anche altre entità e magari su un’idea come il sindaco della notte è giusto pensarci.
Si può fare ma deve essere una cosa vera, con reali deleghe“.
Silvia Roggiani -segretaria metropolitana- ha formalizzato 39 delle 48 candidature che scalderanno la campagna elettorale. A guidare il Pd ci sarà l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, seguito dalla vicesindaca Anna Scavuzzo, dal presidente dell’aula di Palazzo Marino Lamberto Bertolé, dalla vicesindaca della Città metropolitana Arianna Censi, e infine dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli.
Confermati molti dei consiglieri uscenti: tra gli altri Alice Arienta, il capogruppo Filippo Barberis, Elena Buscemi. Tra gli esordienti, invece, l’attivista dei Fridays for Future Sarah Brizzolara (25 anni) e Christina Pathiraja Mudalige (23 anni) nata a Milano da madre e padre originari dello Sri Lanka. Presente anche Monica Romano -donna transgender-, Michele Albiani -responsabile diritti del Pd milanese e attivista per i diritti Lgbt- e Dijana Pavlovic -attrice, tra le fondatrici e portavoce di “Kethane – rom e sinti per l’Italia”-.
Roggiani annuncia ” ‘Milano più di prima’ è lo slogan che abbiamo scelto per esprimere in modo semplice cosa vogliamo fare in questi cinque anni. Oggi sappiamo che Milano è ferita, come lo sono tante e tanti cittadini. Donne e uomini ai quali noi diciamo che non solo soli, che vogliamo essere al loro fianco e andare avanti per continuare a cambiare Milano. Vogliamo una città policentrica, da vivere a “15 minuti”, dove ogni quartiere sia centrale, perché sia più vicina e capace di rispondere ai bisogni, ma senza rinunciare alla sua anima di metropoli solidale, aperta, inclusiva e internazionale.
Una città che dovrà riprendere a correre, senza mai lasciare indietro chi ha più bisogno di attenzione e cura, i fragili, chi viene discriminato, le donne e i giovani”.
Beppe Sala confida “Da quello che vediamo dai vari sondaggi che girano, è chiaro che si tratta dell’asse centrale della mia candidatura e che il mio successo dipende in parte significativa dal Pd. Nella lista ci sono un po’ di nomi conosciuti uscenti e un po’ di nuovi, mi pare una buona composizione”.
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