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Bernardo: le proposte per Area B e Area C

Le proposte di Bernardo sulla mobilità e la richiesta di più vigili a causa della movida violenta.

Pediatra Fatebenefratelli

Il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo, ha già in programma delle proposte: abolire l’Area B, ridurre gli orari dell’Area C e contenere la movida meneghina.

Bernardo sull’Area C

Bernardo apre una parentesi sulla fatidica Area C di Milano, in vigore dal 2012: “Su Area C non si può tornare indietro, ma bisogna immaginare e pensare un periodo più corto, magari dalle 7.30 alle 14.30“. E aggiunge “ci sono cittadini che, dopo i quaranta ingressi gratuiti, non hanno la possibilità di pagare due euro tutti i giorni”. Inoltre, secondo lui, sarebbe necessario sospendere Area C “per tutto il mese di agosto”. E sulla mobilità “da ripensare in base alla salute e alla produttività di chi lavora”.

Granelli contro Bernardo: più attenzione alla salute

L’assessore alla mobilità, Marco Granelli, ha replicato “Il Comune di Milano ha introdotto Area C e Area B per diminuire il traffico e migliorare la qualità dell’aria“, in quanto “l’obiettivo è la salute dei cittadini, non altro. Milano ci tiene alla salute dei suoi cittadini e dei suoi alberi. Bernardo invece no. Da un medico, da un pediatra, mi sarei aspettato una maggiore attenzione per la salute. I bambini sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie”.

Bernardo: sindaco della notte

Sulla proposta ‘sindaco della notte’ della lista Milano Radicale, Bernardo dichiara non c’è bisogno di due sindaci. Ne basta uno che lavora nelle ventiquattr’ore per la sua città. L’unico modo per contenere la movida, intesa in termini di ragazzi accoltellati, ubriachi, che hanno usato cannabis, cocaina, che si sono azzuffati e hanno rotto anche vetrine, è prevenzione e presidio della polizia locale, che non vuol dire città blindata“.

L’assessore regionale Riccardo De Corato annuncia “la proposta dei Radicali al loro candidato sindaco è suggestiva. Chiedono a Beppe Sala la figura del ‘sindaco della notte’, una persona presumiamo eletta, che governi l’anarchia al calar del sole. Insomma, un partito che lo appoggia ammette che, a Milano, esiste un problema sicurezza. A testimonianza di ciò, mentre il primo cittadino medita sulla proposta dei suoi alleati, all’alba mega rissa tra ragazzini a Cascina Merlata. Il centrosinistra che governa da dieci anni ha creato aree di movida senza pensare alla cosa più banale, il controllo. Vedere i vigili in giro è un miraggio. I Radicali hanno sbagliato evidentemente candidato”.

Anche secondo l’europarlamentare Carlo FidanzaA Milano servono più agenti di polizia locale, non un ‘sindaco di notte’. La proposta dei Radicali dimostra però una cosa: l’insicurezza della città è sotto gli occhi di tutti, al punto che anche per la lista che ha deciso di appoggiare la candidatura di Beppe Sala servirebbe una figura ad hoc per garantire i cittadini nelle ore più a rischio. Sarebbe meglio concentrarsi su un sindaco nuovo che faccia della sicurezza la sua assoluta priorità, di giorno e di notte”.

Lorenzo Lipparini, assessore alla partecipazione, replica “Bernardo, Fidanza e De Corato male interpretano la proposta radicale sul ‘sindaco della notte’, come spesso capita alla destra di fare, manipolando la parola sicurezza. Se per loro è sicuro un luogo pattugliato dalla polizia che controlla le persone, per noi la sicurezza sta nella creazione di condizioni ottimali di convivenza e valorizzazione dei quartieri, mettendo gli attori sociali e gli operatori della cultura intorno ad un tavolo per dialogare e coordinare iniziative e azioni. Per la notte milanese chiediamo un sindaco, ci propongono uno sceriffo. Si avvicinano le elezioni comunali, non una saga western”.

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