In un intervista fatta a la7 Beppe Sala non assicura la sua ricandidatura alle comunali di Milano 2021, ma chiarisce:”Se si dovesse votare domani a Milano, sarebbe più saggio che io e i 5 Stelle ci presentassimo separati.” Così facendo apre la strada per un’alleanza con i partiti di Azione e Italia Viva.
Beppe Sala tarda a pronunciarsi su una sua ricandidatura per le elezioni comunali 2021, ma, con le sue dichiarazioni, inizia a condividere le possibili alleanze politiche che andrebbe a fare qualora si dovesse ricandidare, ed esclude il Movimento Cinque Stelle. Una scelta non scontata, visto che lo scorso agosto Beppe Grillo e Beppe Sala erano stati visti pranzare insieme in Toscana. “Stimo da sempre Beppe Grillo e sono stato tra i primi a dire parliamo con i 5 Stelle” commenta Sala che poi chiude:”Se si dovesse votare domani a Milano, sarebbe più saggio che io e i 5 Stelle ci presentassimo separati.
” In questo modo si aprono le strade per i partiti riformisti di centro sinistra come Italia Viva e Azione, da sempre contro l’alleanza PD e 5 stelle.
“Siamo con Beppe Sala, se deciderà di ricandidarsi, a patto che non ci siano accordi con i 5 Stelle. Stiamo valutando quali possano essere i candidati più affini al nostro sentire.” Commenta Giancarlo Pignatore di Azione. “Noi non abbiamo bisogno di chiederlo a Beppe Sala perché già sappiamo che non si alleerà con i grillini.” Commenta invece Gianluca Poli di Italia Viva.
Sempre da Italia Viva commenta anche il deputato Eugenio Comincini:”Siamo pronti a sostenere Sala perché ha operato bene e rappresentato un’azione riformista. Mi auguro che sciolga al più presto la riserva sulla sua ricandidatura. Diversamente ci sarà poco tempo per preparare una soluzione diversa.”
Tutt’altro tono dal centrodestra. Di recente Mariastella Gelmini ha puntato il dito contro il sindaco di Milano sostenendo quanto la città necessiti di un rilancio: “Non abbiamo intenzione di aspettare le paturnie di Sala per scegliere il nostro candidato per Milano.
È evidente che Sala non ha voglia di ricandidarsi. Milano ha bisogno di un sindaco che ci metta testa e cuore. Spero che non ci sia nessuno nel centro-destra che pensi di tirar fuori un nome dal cilindro senza un confronto preventivo e senza quel coinvolgimento della società civile che è stata una chiave dei successi di sindaci come Gabriele Albertini e Letizia Moratti. Non abbiamo mai fatto mancare a Sala le nostre idee e le nostre proposte, dal rilancio delle periferie, alla battaglia contro l’aumento dei biglietti Atm e contro ‘multa selvaggia’, abbiamo sollecitato l’amministrazione a rilanciare l’urbanistica che è ferma da troppi anni.
Anche la battaglia sul Tribunale europeo dei brevetti è arrivata in zona Cesarini e speriamo che non sia troppo tardi. A metà ottobre chiameremo il mondo delle imprese, delle associazioni, del lavoro a riflettere sul futuro di Milano. Non basta un uomo solo al comando, in particolare se pensa più al suo futuro che a quello della città”.