Categorie: Cultura
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30 Maggio 2022 17:07

Musei civici di Milano, la protesta dei custodi: “Noi pagati 4 euro all’ora”

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Martedì 31 maggio si terrà un'assemblea davanti a Palazzo Marino. La metà degli addetti alla sorveglianza ha un contratto a chiamata

Nel pomeriggio di martedì 31 maggio i musei civici rischiano di non aprire a causa di un’assemblea dei lavoratori che si occupano della sorveglianza e dell’accoglienza.

L’assemblea è convocata in piazza, davanti a Palazzo Marino.

Musei civici di Milano: stipendi da 750 euro per 40 ore settimanali

Questo è l’ultimo step prima di uno sciopero di otto ore che è già stato votato dai lavoratori. Roberta Griffini, segretaria Filcams-Cgil Milano, ha spiegato: Da quattro anni 200 lavoratori responsabili della sorveglianza nei musei civici lavorano per circa quattro euro all’ora“. Per quanto riguarda i contratti, metà di loro ha un contratto a chiamata, mentre dei restanti 100, la maggior parte ha un contratto part time.

Gli stipendi full time sono da 750 euro per 40 ore settimanali. “Quattro euro l’ora è la media netta, ma c’è anche chi prende meno. In molti casi hanno una laurea e ai nuovi assunti è richiesta la conoscenza delle lingue”, ha sottolineato.

Musei civici di Milano, Griffini: “Il Comune garantì che prima dello scadere dell’appalto si sarebbe confrontato con i sindacati per definire il nuovo bando”

Nel 2018, allo scorso cambio di appalto, le nuove aziende hanno applicato a questi lavoratori il contratto servizi fiduciari, quello cioè tipico della vigilanza non armata, come portinai e custodi. Tuttavia, il contratto collettivo per i lavoratori del settore culturale prevede buste paga quasi doppie rispetto a quelle attuali. Griffini ha affermato: “Al tempo le società esterne appaltatrici del servizio ci dissero che per la cifra con cui si erano aggiudicate il bando di gara non potevano applicare un contratto diverso”.

Il Comune, però, garantì a parole che prima dello scadere dell’appalto si sarebbe confrontato con i sindacati per definire il nuovo bando. I lavoratori, in vista dello scadere dell’appalto del 2018, hanno deciso di riattivare il dialogo con il Comune, ma non avendo ottenuto alcuna risposta, hanno proclamato lo stato d’agitazione.

Musei civici di Milano: non resta che lo sciopero

A causa dei problemi di bilancio, il Comune non è nella condizione di dare le garanzie chieste dai lavoratori.

Dopo l’assemblea prevista per martedì in piazza Scala non resta che lo sciopero. Griffini conclude: “Essendo da qualche anno i musei considerati servizio essenziale serve tempo per fissarlo. Ma abbiamo già il mandato dei lavoratori per farlo“.

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