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Lunedì 20 settembre verranno consegnate 5000 card ai ragazzi delle scuole superiori milanesi per premiare i vincitori del contest Ri-abitiamo Milano.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Europea Guido Venosta, si ispira alle idee del movimento studentesco “Fridays for Future” e agli obiettivi previsti per lo sviluppo sostenibile per il 2030. Ri-abitiamo Milano è stato ideato da Elena Tettamanti, presidente degli Amici della Triennale, e da Giuseppe Caprotti, presidente della Fondazione Europea Guido Venosta, coinvolgendo 200 scuole e 25.000 studenti. Le card degli Amici verranno rilasciate gratuitamente agli studenti che si saranno registrati aderendo all’iniziativa e permetteranno loro l’accesso gratuito a Triennale Milano per un anno e la partecipazione alle attività dell’Istituzione.
L’obiettivo principale è stato quello di incentivare gli studenti a riflettere per formulare proposte concrete al fine di rendere il capoluogo lombardo una città più sostenibile.
Nei mesi precedenti, gli studenti hanno presentato i progetti di riqualificazione di quartieri o di intere aree dismesse ad una giuria di esperti, rappresentata da Mario Cucinella -architetto-, Stefano Mancuso -scienziato-, Alessandra Viola -giornalista e scrittrice- e dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici della Triennale.
I vincitori di questa edizione sono Davide Fatini e Dylan Amoruso per il progetto di riqualificazione dell’area industriale ex Innocenti; Carolina Bagnasacco, Arianna Fantoni e Lavinia Taverni per il progetto Permacultura per adeguare il verde pubblico a misura di Milano; Alessia Nassimiha, Yael Recanati, Gabriel Loley, Jonathan Vona e Dan Hasbani per il progetto valorizzazione del quartiere ebraico. I tre vincitori saranno premiati con un ‘buono cultura’ del valore di 1.000 euro ciascuno (libri, audiovisivi, programmi digitali).
Gli studenti ideatori dei progetti arrivano da tre scuole diverse: il liceo artistico Caravaggio, il liceo classico Tito Livio e il liceo scientifico Federico Jarach della Comunità Ebraica.
La Triennale di Milano era già entrata in contatto con gli studenti liceali nel 2018/2019, coinvolgendoli nell’iniziativa “Architettura dei luoghi, Architettura di emozioni” con l’intento di promuovere contributi su Milano nell’ambito dell’architettura, delle scuole, dell’urbanistica e del mondo dei giovani.
Entrambi i progetti hanno visto collaborare 50.000 studenti (25.000 nel primo, con 2500 card e 25.000 nel secondo con 5000 card). Distribuite in totale 7.500 tessere.
Alla serata di lunedì 20 settembre prenderanno parte il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a cui verranno presentati i progetti vincitori, Giuseppe Caprotti, presidente della Fondazione Europea Guido Venosta nonché sostenitore del progetto, Elena Tettamanti, presidente degli Amici della Triennale, Mario Cucinella, Stefano Mancuso, Alessandra Viola e l’influencer Emanuele Ferrari.
Modererà l’evento il giornalista Andrea Cabrini. La serata, inoltre, prevede una festa nel Giardino di Triennale con il dj set di Lele Sacchi.
Elena Tettamanti ha dichiarato: “La risposta degli studenti, di fronte alla presentazione del progetto e alle tematiche che lo ispirano è stata sorprendente. Veramente alta è stata la qualità dei loro contributi e inattesa la diversità delle scuole di appartenenza degli studenti che hanno partecipato al contest, dal liceo artistico al liceo classico, indicativa di una sensibilità diffusa e uniforme dei giovani su queste problematiche”.
E prosegue
“Ringraziamo ancora Giuseppe Caprotti che ha deciso di sostenere il progetto, grazie infatti al suo contributo, gli Amici della Triennale confermano l’attenzione verso i più giovani per avvicinarli ai temi educational, di innovazione e sociali secondo un esempio di mecenatismo culturale, dinamico e innovativo”.
Giuseppe Caprotti evidenzia: “Le nuove generazioni esprimono una seria preoccupazione per le questioni ambientali e per i temi legati alclimate change. Con il progetto Ri-abitiamo Milano abbiamo infatti dato la possibilità ai giovani dei licei milanesi di esprimersi sul rapporto tra la loro città e l’ambiente che li circonda, facendo delle proposte concrete.
Le loro risposte sono state infatti stupefacenti e molto brillanti. Ci auspichiamo che siano valutate e in alcuni casi adottate, armonizzandole con i piani comunali già in essere o futuri”.
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