Categorie: Cronaca
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15 Maggio 2024 11:31

Caro affitti, universitari a casa degli anziani: il nuovo progetto della Regione Lombardia

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Far convivere persone anziane con studenti universitari: la Regione Lombardia e il comitato regionale di coordinamento delle università lombarde ha approvato il progetto sperimentale

Il progetto approvato dalla Regione Lombardia nasce per rispondere al bisogno sempre più in aumento di alloggi a prezzi accessibili per gli studenti universitari, in difficoltà a causa del caro affitti.

Delibera approvata per la partnership giovani-anziani

La delibera è stata approvata su proposta dell’assessore alla famiglia, disabilità e pari opportunità di concerto con quello all’università, ricerca e innovazione.

La regione con una nota ha diffuso la notizia annunciando lo stanziamento di 1,2 milioni di euro. Tale entrata economica andrà a finanziare progetti sperimentali che coinvolgeranno studenti universitari e cittadini over 65. I progetti dovranno essere sviluppati in collaborazione con gli Enti del Terzo Settore, le associazioni studentesche e gli altri soggetti del territorio e svilupparsi nel corso dell’anno accademico 2024/2025.

Un progetto in sostegno degli studenti universitari e anziani

L’obiettivo della regione Lombardia è riuscire a garantire un alloggio confortevole a un prezzo facilmente gestibile dagli studenti. E, oltre a garantire quanto appena detto, si impegna anche ad offrire un po’ di compagnia alle persone anziane: una soluzione innovativa quindi, per rispondere al crescente bisogno di alloggi a prezzi accessibili per gli studenti universitari e garantire preziose esperienze di reciproco arricchimento, solidarietà e condivisione con le persone anziane.

Per gli studenti aderenti alle varie iniziative previste dai progetti c’è un ulteriore vantaggio:

«Le università potranno prevedere il riconoscimento di crediti formativi universitari curriculari o sovrannumerari all’interno dei piani di studio individuali».

Le parole dell’assessore alla Famiglia in merito a tale iniziativa

Tali opportunità, spiega l’assessore alla Famiglia Elena Lucchini, non si dovranno presentare come rapporti di tipo assistenziale, ma come patti intergenerazionali.