Il piano del Comune di Milano prevede che, con un mese di anticipo sulla data del concerto, il promoter mandi un’email con le informazioni su come raggiungere il luogo dell’evento, facendo poi due “richiami” a 14 giorni e a 2 giorni dal concerto.
L’obiettivo del Comune è quello di evitare i disagi provocati da folla e traffico ai residenti dei quartieri di San Siro e Lampugnano.
Con una delibera varata il 3 maggio il Comune ha previsto anche che non possano esserci più di 78.500 persone contemporaneamente, nello stesso giorno, tra le tre strutture dello stadio Meazza, l’Ippodromo del Galoppo e l’Ippodromo La Maura; sospensione dei concerti per almeno due giorni nei tre siti contemporaneamente in ciascuna settimana di programmazione.
Infine, non più di 15 concerti in deroga ai limiti acustici nei due ippodromi.
I residenti non sono però soddisfatti della delibera, dal momento che non ha soddisfatto le loro richieste. Chiedevano infatti un limite di pubblico per ogni sito e chiedevano anche di “obbligare” gli spettatori a recarsi a un determinato parcheggio di riferimento, mentre si è scelto per un semplice consiglio.
Lamentano infine che la “zona rossa” istituita in zona La Maura sarebbe troppo piccola e che nel piano del Comune non sono stati previsti stewart che aiutino le folle a muoversi né piani igienici.