Milano piange la perdita di Mamadou Gueye, l’addetto all’accoglienza di Palazzo Marino, scomparso prematuramente a 39 anni.
Conosciuto affettuosamente come “Mama” tra i colleghi e i cittadini, Gueye lascia un vuoto nel cuore della comunità milanese. Il sindaco Beppe Sala esprime il suo affetto, sottolineando quanto fosse facile voler bene a Mamadou, mentre si ricordano le sue origini senegalesi e il suo contributo significativo all’Expo prima di approdare al Comune di Milano.
Mamadou Gueye ha dedicato gli ultimi sei anni della sua vita a servire la città di Milano, lavorando nell’accoglienza di Palazzo Marino dal 2016.
Affezionatamente chiamato “Mama” da colleghi e amici, il suo spirito gentile, accogliente e sempre sorridente ha lasciato un’impronta indelebile su coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Il suo percorso professionale include un significativo contributo all’Expo, dove Mamadou aveva sollevato la bandiera del Senegal nel giorno della loro festa nazionale. La sua dedizione e la sua allegria contagiosa lo hanno reso una figura amata e rispettata all’interno dell’ambiente lavorativo.
Nonostante la sua battaglia contro un tumore, Mamadou ha affrontato la sua situazione clinica con coraggio. Dopo un periodo di miglioramento, la sua condizione è precipitata a settembre. In quei momenti difficili, ha preso la toccante decisione di trascorrere gli ultimi giorni della sua vita nel suo amato Senegal, salutando per l’ultima volta la sua famiglia.
Tra coloro che ricordano con affetto Mamadou c’è l’ex consigliere comunale Paolo Limonta, che su social media ha condiviso il suo ricordo di un uomo gentile, accogliente e sempre sorridente.