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A Scalo Farini è in corso un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di un maggior numero di abitazioni “a prezzi accessibili”.
La decisione di aumentare la quota di edilizia convenzionata sull’ex area ferroviaria, passando dal 23% al 30%, e di incrementare il volume totale del 7% è stata annunciata dall’assessore alla casa, Pierfrancesco Maran, durante un tavolo istituzionale il 28 novembre.
La scelta comporterà un aumento significativo delle residenze nell’ex scalo ferroviario di Milano, con una parte considerevole destinata all’edilizia convenzionata.
Secondo Maran, ciò implicherà che il 40-50% dell’offerta residenziale sarà proposto a prezzi di vendita e affitto inferiori al mercato, suddiviso nelle fasce A, B e C con valori differenziati. La restante volumetria sarà destinata a uffici o altre attività.
Al momento, non sono stati forniti dettagli specifici sui prezzi, ma si assicura che saranno inferiori ai valori di mercato correnti (circa 5.000 euro al metro quadro).
Il comune avrà il diritto di prelazione sulle abitazioni, da esercitare al termine dei lavori. Maran ha sottolineato la possibilità futura di acquisire queste abitazioni per integrarle nel patrimonio delle case pubbliche, soprattutto se si raggiungerà l’obiettivo di una nuova società della casa, con impatti ambientali positivi.
Il progetto non si limita alle abitazioni, ma coinvolge anche negozi e uffici. A Scalo Farini è prevista la creazione di un parco di circa 300.000 metri quadri, equivalente al 65% dell’area totale.
Al centro di questa riqualificazione, troverà spazio la nuova sede dell’Accademia di Brera, che riutilizzerà uno degli edifici storici dello scalo, insieme al relativo campus per gli studenti. Un altro edificio storico sarà destinato a una funzione pubblica, ancora in fase di definizione.
Attualmente, Ferrovie dello Stato sta avviando le procedure di gara per selezionare lo sviluppatore delle aree, incaricato di attuare il masterplan Farini già definito attraverso un concorso internazionale.
Questo sarà coerente con le normative approvate dal consiglio comunale sugli accordi relativi agli scali ferroviari, assicurando una pianificazione urbanistica in linea con gli standard e le esigenze della comunità.