Argomenti trattati
Nella mattinata di venerdì 18 febbraio, gli studenti di Milano tornano a protestare in piazza “per il nostro presente e il nostro futuro”.
Dopo la manifestazione di venerdì 11 febbraio, i ragazzi evidenziano il bisogno di una “scuola diversa, ora”. La rabbia non si placa, aumenta e corrode la loro serenità. I motivi? La morte del sedicenne Giuseppe Lenoci -un altro studente che ha perso la vita in un incidente ad Ancona durante l’alternanza scuola lavoro- e il ritorno della seconda prova per l’esame di maturità.
Gli studenti si sono trovati verso le ore 9.00 in piazza Cairoli e hanno condiviso il desiderio di una “scuola radicalmente diversa, che ci insegni ad analizzare il mondo per poterlo cambiare totalmente”. Pertanto, oltre ai motivi sopraccitati, hanno deciso di protestare “per pretendere che tutti i soldi che ogni anno vengono spesi per la guerra e i combustibili fossili vengano invece spesi per la scuola, per garantirci un presente e un futuro”.
I ragazzi scendono in piazza perché hanno tanta voglia di cambiare le cose: “la morte di Lorenzo Parelli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso“. Inoltre, hanno dichiarato: “Vogliono inserirci in un mondo lavorativo fatto di precarietà e sfruttamento, dove se va bene, dopo anni di stage non retribuiti, avremo un contratto a tempo determinato e sottopagato o lavoreremo in nero, senza diritti e senza sicurezze“.
È questo il grido che lanciano, la voglia di farsi sentire e lottare: la voglia di giustizia.
Tra le lamentele, la noncuranza della crisi ecologica e dell’educazione sessuale “normalizzando il patriarcato e una realtà fatta di molestie e violenza psicologica e fisica”.
Atm ha reso noto che le linee 50, 54, 57, 61 e 73 dei bus e le linee 1, 2, 3, 4, 12, 14, 15, 16, 19, 24 e 27 dei tram saranno modificate.
LEGGI ANCHE: Un australiano arriva con le valigie a Palazzo Reale: “Sono l’erede dei Savoia”