Blocco del traffico a Milano e misure temporanee antismog di primo livello attivate dal 22 gennaio.
La scelta della Regione Lombardia, dopo che a Milano si è sforato per 7 giorni consecutivi i limiti consentiti di Pm 10 nell’aria.
Dal 22 gennaio, e fino a contrordine, sono attive a Milano il blocco del traffico e le misure temporanee antismog di primo livello. Ciò comporta divieto di utilizzo delle auto diesel euro 4, incluse quelle con il filtro antiparticolato, dalle 8.30 alle 18.30.
Sarà inoltre vietato l’utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa emissioni inferiori o uguali a 3 stelle. Inclusi sempre nelle misure antismog di primo livello anche il divieto assoluto di combustioni all’aperto, come ad esempio barbecue o fuochi d’artificio, e sarà obbligatorio stabilire il limite delle temperature all’interno degli edifici a 19°C. Infine è fatto divieto anche di spandimento dei reflui zootecnici, salvo iniezione diretta o interramento immediato.
Misure necessarie, perché a quanto pare riportato dalle colonnine dell’Arpa presenti a Milano, per sette giorni consecutivi si è sforato il limite consentito di Pm 10 nell’aria, che deve mantenersi sotto i 50 microgrammi per metro cubo. Diverse le concentrazioni in base alle zone: 58 in viale Marche, 58 in Città Studi, 49 al Verziere, ma comunque troppo alti. Così, oltre che da un punto di vista salutare, solo lo scorso anno sono morti più di 2mila persone a causa dello smog, la scelta di adottare le misure antismog è stata presa anche perché in tutte le città europee sono consentiti solo 35 giorni di sforamento dei limiti consentiti all’anno.