Oltre 2.000 morti all’anno a Milano a causa dello smog, lo rivela lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Utrecht, studio finanziato dal Global Health Institute e dal ministro dell’innovazione spagnolo e pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health.
Per Milano un triste podio in classifica.
Secondo lo studio a Milano sono troppi i morti causati dallo smog. Due le classifiche realizzate ed entrambe trovano Milano ai primi posti per rapporto morti/inquinamento.
“Il team di ricerca ha stimato la mortalità annuale dovuta all’inquinamento atmosferico per ognuna delle mille città incluse nello studio e ha creato due classifiche basate sui risultati: una per il Pm2.5, il particolato fine, e una per il biossido di azoto, No2“.
Nella classifica relativa ai morti da Pm 2.5 Milano compare al 13° posto, ma prima di Milano compaiono anche altre città della Lombardia: 8° posto per Saronno, 2° posto per Bergamo e 1° posto per Brescia.
Il Pm 2.5, spiegano i ricercatori, “sono particelle liberate nelle città soprattutto dal traffico automobilistico, dalla combustione del carburante per i riscaldamenti domestici e dalla combustione di legna e carbone“, e i limiti quotidiani consentiti di Pm 2.5 sono di 25μg/m3.
Per quanto riguarda invece la classifica sulle morti legate alla presenza di No2, il biossido di azoto, nell’aria, Milano è al quinto posto. Il biossido di azoto, come riportato dal ministero della salute “è un gas di colore bruno-rossastro, poco solubile in acqua, tossico, dall’odore forte e pungente e con forte potere irritante” ed è direttamente collegato al traffico automobilistico.
Non a caso, l’Arpa, in un recente comunicato, ha spiegato che nel 2020, con i diversi lockdown e limiti di circolazione, l’inquinamento da No2 a Milano, i cui limiti consentiti nell’aria sono di 40μg/m3 al giorno, sono crollati a picco, mentre l’inquinamento da Pm 10 e Pm 2.5 no.
Secondo i ricercatori dell’Università di Utrecht l’inquinamento da Pm 2.5 ha provocato a Milano la morte di 5.290 persone, mentre l’inquinamento da No2 di 2.271 persone.
Morti evitabili quindi, se solo si fossero messe in pratica delle regole per fermare l’inquinamento atmosferico.