Categorie: Cronaca
|
12 Gennaio 2021 10:10

Scuole chiuse: al Virgilio di Milano sciopero a distanza contro la dad

Condividi

Scuola, a Milano gli studenti del Liceo Virgilio hanno boicottato la dad, e realizzato uno sciopero a distanza, in segno di protesta contro la dad.

Alcuni studenti del Virgilio di Milano hanno aderito allo sciopero contro le scuole chiuse, organizzato l’11 gennaio in tutta Italia contro la DAD. Lo sciopero si è svolto “a distanza”, boicottando la DAD.

“Se la scuola è a distanza anche lo sciopero lo è”. Ecco cosa è accaduto.

Scuole chiuse: lo sciopero a distanza del Virgilio

Ben 30 classi del Liceo Virgilio di Milano, uniti sotto il nome del Collettivo Autonomo Virgilio, hanno organizzato uno sciopero del tutto particolare per dire di no alla DAD, la didattica a distanza.

Gli studenti delle 30 classi infatti hanno deciso di non collegarsi alle piattaforme previste per la DAD, saltando così le lezioni.

Contemporaneamente ciascun alunno si è collegato sui social e ha mostrato una sua foto con in mano uno striscione in cui esprimevano la loro contrarietà alla scelta di continuare a seguire le lezioni esclusivamente a distanza. L’hashtag lanciato per l’occasione è stato #boicottaladad.

Io sciopero perchè sono stuf* di essere mess* da partespiegano dal Collettivo Autonomo Virgilio. “In occasione dello sciopero di oggi ben 30 classi del nostro Liceo hanno deciso di non collegarsi alla Dad e lanciare un chiaro messaggio di protesta contro l’inefficienza di Governo e Regione a cui non importa il benessere degli studenti.

Gli studenti infatti a più riprese hanno sottolineato il disagio che stanno vivendo. Qualcuno pubblica una foto dove l’acronimo DAD diventa Dimenticati a Distanza”,una studentessa invece scrive “Io sciopero perché voglio che mi sia dato il mio futuro”, un’altra ancora scrive “La DAD è classista”. Senso di abbandono da parte delle istituzioni, preoccupazione per il proprio futuro e ancora la consapevolezza che non a tutti è garantito il diritto allo studio, perché non tutti possono accedere ad internet, sono solo tre emozioni e pensieri che esprimono tutto il disagio che stanno vivendo gli studenti.