C’è dell’incredibile nella notizia trapelata ieri attraverso un’audizione in consiglio del Municipio 9 della direttrice socio-sanitaria Simona Giroldi: nonostante le attese infinite dei cittadini, all’ospedale Niguarda ci sono diversi slot liberi per i tamponi.
Da quanto emerso in queste ore, al Niguarda ci sarebbero decine di postazioni libere per i tamponi molecolari di Covid-19. Un nuovo capitolo imbarazzante per Ats Milano e Regione Lombardia, a cui è affidata la gestione della sanità territoriale.
La denuncia arriva dal capogruppo del Pd del Municipio 9, Stefano Indovino: “Stando a quello che ci ha riportato la dottoressa Giroldi, per la giornata di giovedì 26 ci sono tamponi prenotati solo fino alle 12.30.
Mentre centinaia di cittadini esasperati non riescono a ottenere il tampone pensando che le strutture siano in sovraccarico, le stesse strutture si domandano come mai non vengano utilizzati tutti gli slot disponibili. Una disorganizzazione completa, di cui è colpevole Ats e chi governa la Regione”.
La gestione di questi spazi fa capo all’Ats Milano e alla regione Lombardia, che in questi mesi spesso si è rivelata carente nella gestione della sanità.
La segretaria del Pd metropolitano, Silvia Roggiani, attacca la mala gestione di Fontana e Gallera: «Nella regione a zona rossa, in cui decine e decine di cittadini aspettano settimane per avere un tampone e chi può si organizza per farlo in formula privata, scopriamo che il drive-through di Niguarda resta di fatto inutilizzato a causa della disorganizzazione di Ats. Nella regione delle gaffe, dei fallimenti e dei ritardi accade anche questo.
Fontana e Gallera si attivino al più presto per sbloccare questa situazione e fare in modo che gli operatori del drive-through siano messi nelle condizioni di operare a pieno regime»