Aumentano le classi in quarantena a Milano, circa 1 su 10, e preoccupa anche il numero di alunni andati in quarantena dall’inizio dell’anno, circa 50mila.
La quarantena, o meglio l’isolamento degli alunni, scatta ogni qual volta nella classe sia stato rilevato un caso di positività. Ma secondo Ats, non è la scuola ad aumentare il contagio, ma è l’incremento dei contagi in città a provocare il numero degli alunni in quarantena.
Mario Faccini, responsabile delle malattie infettive di Ats spiega: “Ogni segnalazione che arriva sul portale va verificata e non tutti i casi generano quarantene.
Purtroppo viaggiamo ancora a una media di 400 casi al giorno.” E’ questo il motivo, secondo Ats, dell’aumento delle classi messe in quarantena. Nessun evidenza però di contagi in classe. “Il grosso numero di casi rispecchia la presenza del virus nelle ultime settimane nel territorio. Un esempio è l’aumento di contagi tra gli insegnanti. Ma se all’inizio, contando sul distanziamento, in molte classi si toglieva la mascherina al banco, ora sia i docenti che gli alunni non possono toglierla.
Per ora non abbiamo evidenza di contagi nati in classe.” In pratica, secondo Ats, le misure prese in classe per evitare il contagio funzionano. Per il momento però gli studenti delle scuole superiori di Milano restano a fare la didattica a distanza, imposta dallo scorso 26 ottobre dalla regione e confermato poi col nuovo DPCM, e dalla settimana scorsa anche gli studenti delle classi medie hanno integrato la dad.