Milano sempre più green, si ultimano le piste ciclabili e, grazie al Governo, si introduce il nuovo codice della strada per le biciclette che adesso potranno andare anche contromano.
Largo alla mobilità sostenibile dunque, e si va avanti senza indugi, nonostante alcune polemiche. Una scelta accelerata dall’emergenza ambientale e per invogliare i milanesi, che a causa del coronavirus vorranno utilizzare mezzi propri per spostarsi in città, a prediligere mezzi di trasporto sostenibili, come biciclette e monopattini, invece che auto e moto.
Le biciclette a Milano, come in tutta Italia, circoleranno contromano.
E’ una delle indicazioni del nuovo codice della strada. Soddisfatto anche Marco Granelli, assessore alla mobilità, che dichiara: “Un passaggio storico, nato dalle città e dalle associazioni, con uno sguardo all’Europa. Bici e pedoni saranno in strada più sicuri accanto alle auto. Era l’estate 2017 quando misi alla mia bici un fiocco bianco, quello della campagna “codice di sicurezza”, me lo diede Guia Biscaro presidente di FIAB, e da quel giorno è partito il mio impegno.
Oggi il Codice lo abbiamo cambiato.”
Una collaborazione tra comune e Governo, che ha dato i suoi frutti. “Le città con i loro Comuni e con le associazioni di ciclisti come FIAB e Legambiente, a partire dall’esperienza quotidiana di cercare più sicurezza in strada, di cambiare la mobilità per vincere il traffico e l’inquinamento, hanno fatto proposte per un nuovo equilibrio in strada. E il Governo...e il Parlamento ci hanno ascoltato e insieme abbiamo costruito questa rivoluzione del codice della strada.”Conclude l’assessore.
Verranno introdotte strade urbane ciclabili: una nuova tipologia di strada dove le automobili possono viaggiare a velocità limitata di massimo 30 km/h, con priorità e precedenza alla bicicletta. Introdotto il doppio senso ciclabile: ora sarà possibile prevedere il doppio senso ciclabile nelle strade a senso unico per le auto. “Questo permetterà di semplificare i percorsi nei quartieri e nelle zone 30, favorendo i percorsi lineari per le bici, ma in sicurezza e regolarità e visibilità reciproca per bici e auto.
A Milano ad esempio potremmo migliorare via Martiri oscuri una via che permette alle bici nel quartiere NOLO di fare un itinerario rettilineo est-ovest tra via Ferrante Aporti e il Trotter. E potremmo pensarlo per altre vie in altre zone 30 come Isola, o Corvetto, o Bovisa-Dergano.” commenta Granelli. Inoltre sarà possibile creare una pista ciclabile tratteggiata ma valicabile dalle auto, come quella fatta in viale Monza, permettendo alla corsia ciclabile di sovrapporsi alle fermate del bus e così non interrompersi, dando chiaramente la precedenza al bus.